Italia
Tre milioni di euro contro il virus della tristezza degli agrumi
05 ottobre 2015 | C. S.
Innovazione, riqualificazione, diversificazione. Queste le tre parole chiave del più recente e lungimirante investimento di Oranfrizer, azienda leader produttrice d’agrumi, ortofrutta e spremute che sorge nella piana di Catania, distribuisce un’ampia gamma di prodotti freschi e trasformati che si distinguono soprattutto per l’origine (condizione fondamentale della loro qualità), e che punta ad ampliare la sua distribuzione sia nella GDO italiana che nei retailers internazionali.
Oranfrizer investe sull’agrumicoltura, affronta proattivamente le problematiche del virus Tristèza, conoscendo le esigenze del mercato attuale agisce per soddisfarle e continua a promuovere in stile glocal il suo core business.
Si attendono in questa nuova campagna agrumaria i primi buoni risultati di una rivoluzione avvenuta negli agrumeti della famiglia Alba che, in particolare negli ultimi due anni, hanno subìto un’azione di forte riqualificazione per continuare ad essere la principale fonte di approvvigionamento di Oranfrizer.
Ecco i numeri: su 100 mila alberi posti in 160 ettari, ne sono stati sostituiti 80 mila, con 18 diverse cultivar di agrumi piantiate su 6 diversi portainnesti, più due varietà di melograni.
Un investimento di partenza enorme come pochi ne avvengono in agricoltura: i costi di reimpianto hanno superato i 3 milioni di euro, a cui si aggiungono le successive attività di costante manutenzione e gestione dei nuovi impianti in attesa di raggiungere la produzione piena (almeno 4/5 anni).
L’azione di rinnovamento in campo consiste nella messa a dimora delle nuove combinazioni di selezioni varietali - frutto della ricerca di CRA e DOFATA - e portainnesti tolleranti al virus della tristèza.
Oranfrizer ha proattivamente affrontato il problema, il mercato non può attendere i tempi lunghi dei finanziamenti pubblici.
Per accrescere le potenzialità e i risultati di questo investimento sull’arancia rossa siciliana, si è deciso di ampliare il calendario dell’arancia iper-pigmentata affiancando alle varietà già note le nuove cultivar precoci e tardive. Così, l’agrume stagionale che finora poteva essere raccolto e distribuito da Gennaio a Marzo, sarà presente da Dicembre a Maggio sia nella GDO italiana che nei negozi dei retailer europei. I migliori risultati si sono ottenuti con il Tarocco Fondaco Nuovo, il Tarocco Ippolito, il Tarocco TDV, il Moro e il Sanguinelli.
I cloni portati a frutto su nuovi portainnesti, hanno consentito non solo diversificare la diversa vigoria degli impianti, ma già dalla campagna 2015/16 di produrre arance di alta qualità distribuite su differenti epoche di raccolta.
L’investimento messo in atto oculatamente sulle produzioni ottimizza la capacità di approvvigionamento dell’arancia rossa di Sicilia perché distribuisce meglio il raccolto nel tempo. L'innovazione moltiplica l'interesse per questi frutti e ne amplia il periodo di commercializzazione.
Questa specialty - che in Sicilia vanta anche il marchio IGP - si distingue per gusto, colore ed elevato contenuto di Vitamina C e di antocianine; è l’arancia per eccellenza e continua a registrare apprezzamenti in molte destinazioni internazionali, grazie alle attività di valorizzazione svolte da Oranfrizer anche con progetti internazionali di comunicazione e promozione come "Delicius, the best fruit and vegetable from Europe" , attività co-finanziate dalla UE, che vedranno l’azienda siciliana impegnata durante il triennio 2015/2018 in svariati eventi, workshop e incontri B2B in Cina, Giappone, Emirati Arabi e Stati Uniti.
Per diversificarsi, Oranfrizer punta anche sugli altri agrumi che fanno parte della gamma e che (con la stessa strategia in atto per le arance rosse) godranno di un calendario di fornitura più ampio e diversificato: tra le cultivar nuove ci sono le Summer navel, arance bionde ultra-tardive, gli ibridi triploidi Mandared e Mandalate che sono dei mandarino-simili pigmentati e non, ed i limoni NL 2KR che a settembre sono già pronti per la raccolta e con cui si massimizza il raccolto: dopo soli due anni gli alberi vigorosi producono ben 15 kg di limoni.
Oranfrizer, che ha fatto suo lo slogan “E’ l’origine che fa il gusto”, guarda con fiducia anche ad altri promettenti frutti e orticoli soltanto da territori vocati, ed è alla continua ricerca delle migliori produzioni siciliane, dai piccoli frutti di pomodoro, alle patate novelle di Siracusa; dall’uva di Vittoria, alle pere cosce dell’Etna; dalle pesche di Leonforte a tutta una serie di altri prodotti che continuano ad entrare nella grande offerta ortofrutticola di Oranfrizer, ortofrutta di alta qualità che grazie alla fertilità dei suoli e al microclima mediterraneo primeggia sia per gusto che per caratteristiche estetiche naturali.
Grande attenzione viene data soprattutto ai frutti più ricchi di sostanze importanti per la salute dell’organismo, quelli che oltre ad essere buoni ed appetibili al palato ed agli occhi, sono una grande riserva di vitamine, polifenoli, antocianine, minerali.
Tra quest'ultimi, Oranfrizer sta puntando sul melograno: in soli 3 anni, introducendo e migliorando le tecniche colturali israeliane, l'azienda siciliana, con le varietà Akko e Wonderful One, ha ottenuto la massima produttività, normalmente raggiungibile in 6. Già da quest’anno 12 dei 20 ettari coltivati avranno una piena produzione e restituiranno oltre 2 mila quintali di melograno che dalla Sicilia verrà distribuito sul mercato nazionale.
E nell’intento di rendere disponibili i frutti anche in spremute pronte da bere, ne estende la gamma. Dopo l’introduzione della linea BIOR con le due bio-spremute 100% di arance rosse e di mix-agrumi da agricoltura biologica è stato lanciato di recente, al PLMA di Amsterdam, un mix d’arancia rossa e ficodindia, nuovi sapori tutti siciliani che dall’Italia si apprestano ad attraversare nuovi confini.
Affacciandosi alla nuova stagione agrumaria 2015-2016 l’amministratore di Oranfrizer Nello Alba preannuncia “Stiamo intervenendo con il massimo sforzo per mantenere alto il livello della qualità. Quest’anno lavoreremo molto nella selezione del prodotto in campagna; ciononostante, l’offerta sarà caratterizzata anche da arance “segnate”, con qualche difetto estetico ma ugualmente buone. Rintracciare ampie quantità di arance top quality con un buon calibro sarà una sfida, perché le zone che al momento non sono state compromesse dalle avverse condizioni metereologiche e dagli effetti devastanti della Tristèza sono davvero limitate e concentrate. I prezzi del loro raccolto, se manterranno fino a Dicembre questo alto rendimento, di certo saliranno.”
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