Italia

Non è Dieta Mediterranea senza un olio di oliva artigianale

Un intenso e partecipato appuntamento a Bari, presso l'Istituto Agronomico Mediterraneo dove il Rotary e l'Inner Wheel Club hanno organizzato un incontro dal significativo titolo: il tesoro verde

29 gennaio 2015 | T N

Più di duecento partecipanti alla serata che Rotary e Inner Wheel Club hanno dedicato a Bari all'olio extra vergine d'oliva, lo scorso 23 gennaio, dall'evocativo titolo: il tesoro verde.

Il direttore dell'Istituto Agronomico Mediterraneo, Cosimo Lacirignola, ha sottolineato come la Dieta Mediterranea sia un modello alimentare sostenibile.

Riccardo Giorgino, già professore ordinario di clinica medica, ha invece ricordato come Dieta Mediterranea, salute e olio di oliva siano un tutt'uno.

L'appuntamento più atteso è stato però l'intervento di Stefano Caroli che doveva spiegare cos'è un olio di oliva artigianale e come si distingue da quello industriale.

“Noi del Consorzio dei Frantoi Artigiani - ha affermato Caroli - per rendere riconoscibile visivamente un prodotto di eccellenza abbiamo predisposto sulle bottiglie un’ulteriore bollino con la scritta Consorzio Frantoi Artigiani, chiaramente non tutti gli oli che produciamo possono fregiarsi del bollino, e non tutti i frantoi sono pronti per entrare nel Consorzio. Necessariamente bisogna avere un frantoio con determinate caratteristiche per la trasformazione, per lo stoccaggio dell’olio sfuso, e dell’olio confezionato, il frantoio viene certificato da un ente terzo riconosciuto, e cosa molto importante l’olio da imbottigliare con il bollino deve rispettare e avere le caratteristiche analitiche di alta qualità così come previsto dal disciplinare, certificato da un laboratorio accreditato, oltre ad avere la garanzia del panel-test di assaggiatori. Ogni olio è diverso da un altro, ha un suo sapore che dipende dalla terra dove sono cresciute le olive e da come sono state trasformate in olio. Ma un aiuto importante lo può dare l’etichetta: controllare che ci sia scritto prodotto e imbottigliato, che ci sia il nome del Frantoio e che sia fatto da olive coltivate in Italia con la cura e la competenza del mastro oleario.”

Già il maestro oleario. Ma chi è costui?
“Il Consorzio è nato nell’alveo della nuova legislazione sull’impresa olearia che ha collocato la Regione Puglia all’avanguardia nel processo di modernizzazione del nostro settore. Credo - ha sostenuto Caroli - che il riconoscimento della figura professionale del mastro oleario, e in particolare la centralità del frantoio artigiano nella filiera olivicolo-olearia che fa la legge Pentassuglia ha già determinato una spinta formidabile alla innovazione nel mercato agroalimentare”.

Il mastro oleario è dunque un garante?
“Sì – ha risposto Caroli - il consumatore sarà sicuro di acquistare un vero extravergine di qualità di cui è garantita l’origine, la genuinità del prodotto e la trasparenza del processo produttivo. La nostra azione per un olio artigianale di qualità, per un mercato trasparente, per un cibo sano, vuole anche essere il nostro contributo per un’Italia migliore, con un più equilibrato sviluppo sociale ed economico”.

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