Italia

La Calabria olivicola, accoglie in un abbraccio, come l'olivo

PrimOlio è stata una festa dell'olio nuovo, un'occasione di confronto ma anche la celebrazione dell'identità mediterranea e delle sue tipicità. I premiati dell'anno sono Giacomo Battaglia e Luigi Miseferi, Antonio Abbruzzino, Armelo Vazzana e Alberto Grimelli

12 novembre 2014 | T N

La Calabria è Mediterraneo, è regione centrale di questo grande mare e della sua cultura, storia, tradizioni.

Tra queste certamente l'accoglienza fa parte del genoma dei calabresi. Un'accoglienza calda e serena, come quella dell'olivo, pianta simbolo della Regione che non ha paura di accogliere in sé altre specie vegetali.

Come scrive Antonio Lauro sul suo blog: “Il saper accettare l'altro, non è dote usuale, ma per l'olivo è prassi comune.
Senza scomodare il mito di Ulisse e del suo letto nuziale intagliato in un tronco millenario di olivo "vivo", per farsene un'idea, basta passeggiare per le assolate campagne, dove castagni nodosi cercano riparo e ristoro, intimamente abbracciati a questo insolito tutore; anche il profumatissimo alloro, esile e stanco, fissa la propria dimora all'interno del protettivo tronco; proprio come fa il fico, rustica pianta dal dolcissimo siconio, che si accontenta di vivere in intimo contatto con lui pur di ottenerne tutela e soccorso e prosperare rigoglioso ed altero.
Sono solo esempi, questi, del forte ed intimo legame che nei millenni si è creato tra l'olivo e la natura che lo circondava, segno di un dialogo forte e temprante, che non ha mai avuto fine.
Dovremmo, noi tutti, imparare da lui, l'olivo, l'arte dell'accoglienza e del rispetto dell'altro, del presunto diverso.
L'olivo: esempio e maestro di vita, da imitare.”

Così non poteva che essere una festa, una celebrazione gioiosa nonostante l'annata, anche la giornata di PrimOlio, storica manifestazione giunta alla XV edizione, che è stata occasione di confronto sui temi dell'annata, dalla scarsità di produzione, alla “presa” cinese sui marchi italiani, fino alle politiche del settore.

Ragionamenti e pensieri che si sono protratti fino alla premiazione dei personaggi dell'anno a cui l'associazione PrimOlio riconosce un particolare impegno nel diffondere una corretta cultura olearia.

Ecco dunque i premiati e le motivazioni:

Ad Alberto Grimelli, penna graffiante ed attenta di un giornalismo di cronaca e di ricerca che non usa, ma rispetta e da voce, col proprio servizio, al comparto agricolo nel suo insieme. A lui si deve la grande intuizione ed il merito di aver fatto uscire dal “limbo”, cui era stato relegato per molti anni, il settore agricolo in generale e quello olivicolo-oleario in particolare. Con il premio PrimOlio conferito al Direttore Grimelli, si intende premiare anche tutte le illustri firme che fanno del magazine “Teatro Naturale” un appuntamento irrinunciabile per l’agricoltura nazionale.

A Carmelo Vazzana – a Lillo – il premio PrimOlio intitolato alla memoria di Giuseppe Fazari, con la seguente motivazione:
Per aver saputo incarnare, quale presidente, amico e consigliere degli olivicoltori calabresi, la figura di grande innovatore del comparto oleario, grazie alla sua efficace lettura del passato e dei duri tempi presenti, ma sempre più proiettato a disegnare un futuro raggiante per tutta la categoria olivicola regionale.

Ad Antonio Abbruzzino, Chef – o meglio “cuoco” – come ama definirsi, di grande esperienza e di fresca riconferma quale stellato Michelin; onori giunti a coronamento di un lungo e faticoso percorso – tra le cucine di mezzo mondo – cha ha fatto emergere la  passione vera di un uomo per la cucina calabrese; quella Calabria che rappresenta per lui un amore da riconquistare e una sfida da superare.

A Giacomo Battaglia e Luigi Miseferi, duo reggino dall’impareggiabile verve artistica, comici – ma non solo – che nelle vesti di interpreti ed autori, fin dai tempi della Compagnia del Bagaglino, sono riusciti a portare all’attenzione del grande pubblico - teatrale e televisivo - quali attenti lettori della quotidianità, un modo diverso di fare spettacolo leggero ed impegnato.

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