Italia
"IN NOME DI DIO, BENEDICO QUESTA TERRA E CHI VI LAVORA..."
Presentata, in anteprima nazionale, la nota pastorale della Cei su “il mondo rurale che cambia e Chiesa in Italia”. Importante incontro presso la Fattoria Di Vaira a Petacciato, nel Molise. Il mondo rurale cambia volto, sulla spinta propulsiva delle tecnologie e della globalizzazione
23 luglio 2005 | Pasquale Di Lena
Monsignor Bregantini, vescovo della diocesi di Locri-Gerace e, fino a poco tempo fa, presidente della Commissione Episcopale della Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, ha raccolto lâinvito della Diocesi di Termoli-Larino di fare, nel centro aziendale della Fattoria Di Vaira, di proprietà di una Fondazione presieduta da Monsignor Tommaso Valentinetti, una lettura della nota pastorale Frutto della terra e del lavoro dellâuomo su il mondo rurale che cambia e la Chiesa in Italia, che arriva dopo trentâanni dall'ultima, pubblicata con il titolo La Chiesa e il mondo rurale italiano.
Una lettura appassionata davanti a un pubblico selezionato di esperti e cultori del mondo rurale, parroci del Molise e dellâAbruzzo, rappresentanti istituzionali, come il presidente della Regione Molise, on. Iorio, quello della Provincia di Campobasso, Prof. Massa, lâon. Ruta e lâAssessore alla Programmazione regionale, ing. Vitaliano, rappresentanti del mondo sindacale e professionale, lâamministrazione del comune di Petacciato.
Un mondo rurale che âsta cambiando radicalmente volto, sotto le spinte delle nuove tecnologie e della crescente globalizzazione â¦â, che conserva ancora valori, come la cura e la conservazione del territorio, il dono del cibo che riesce a ricavare con il âsudore e la faticaâ.
Un mondo che ha bisogno di attenzioni per riuscire a â â¦orientarsi in un contesto di cambiamenti epocali che rischiano di travolgerne identità e valoriâ.
Da qui il passaggio alla illustrazione della nota nelle tre parti in cui è strutturata:
1)il rapporto tra la terra e lâuomo, con le sfide e le opportunità offerte dai mutamenti; il bisogno di cibo e, quindi, lâimpegno a risolvere la piaga della fame nel mondo, ma anche la necessità di unâagricoltura di qualità rispettosa della salute, dellâambiente, del territorio e delle esigenze delle nuove generazioni;
2) il mondo rurale e lâecologia, che è la vera grande novità rispetto a trentâanni fa, con la conservazione del territorio; lâazione per favorire i giovani a rimanere nei campi; lâuso saggio dellâacqua, quale bene di tutti e per tutti, sempre più strategica per il futuro della nostra agricoltura, per i rapporti tra i popoli;
3) per una nuova evangelizzazione del mondo rurale, la parte che parla più direttamente alla Chiesa per una più incisiva azione pastorale.
Una lettura attenta che ha raccolto lâattenzione dei presenti e suscitato un dibattito, ben coordinato dal vicario episcopale don Silvio Piccoli, di grande interesse, con numerosi interventi che hanno saputo arricchire le tematiche introdotte da mons. Giancarlo Maria Brigantini. In primo luogo quello del direttore della Caritas Italia, don Vittorio Nozza, che ha sviluppato una breve lezione sul tema della solidarietà e la scelta di sostenere un centro di accoglienza rivolto al popolo delle carceri, proprio sul terreno della Fattoria Di Vaira, già impegnata in altri importanti progetti, che le danno pieno riconoscimento della sua qualifica di âTerra della Solidarietà â.
Al Presidente della Fondazione âDi Vairaâ , mons. Tommaso Valentinetti, vescovo della diocesi di Termoli-Larino che ha promosso lâiniziativa, le conclusioni che hanno permesso di riprendere e sottolineare i passaggi più significativi, quelli che impegnano ognuno a prendere consapevolezza di una realtà straordinaria come quella del mondo rurale e di cogliere i valori che essa continua ad esprimere con grande forza in un momento in cui i profondi cambiamenti mettono in luce la centralità e la modernità dellâagricoltura per quel nuovo tipo di sviluppo che può trovare proprio nella ruralità quelle basi solide che sono venute meno nel recente passato. Ciò soprattutto in una regione come il Molise che esprime tanta ruralità e tanta voglia di cambiare.
Nel ringraziare le autorità e i presenti ha voluto esprimere tutta la sua soddisfazione per un evento dal grande respiro culturale che ha visto protagonista la Di Vaira ad un anno dalla svolta e dopo tanti risultati importanti che sono a disposizione dellâagricoltura molisana per affrontare con mezzi adeguati il futuro ed uscire presto dalla crisi grave che la sta soffocando.
Potrebbero interessarti
Italia
Costiera Amalfitana, i terrazzamenti entrano nel patrimonio agricolo mondiale FAO

Per l'Italia è il terzo riconoscimento dopo gli ulivi di Assisi e Spoleto e i vitigni del Soave. I limoni, gli uliveti, i vitigni, i muretti a secco e il paesaggio sono stati scolpiti dalla fatica e dalla sapienza contadina e raccontano la storia di una comunità
02 settembre 2025 | 12:00
Italia
Residui negli alimenti animali in regola: fuorilegge in pochi

Nell’ambito di tutte le attività del Piano Nazionale Residui, nel 2024 sono stati prelevati 26.968 campioni. Gli alimenti non conformi sono stati in totale 38 e l’andamento delle non conformità è risultato in linea con i risultati degli ultimi anni
02 settembre 2025 | 10:00
Italia
Transumanza, Carlantino crocevia dei tratturi tra Puglia, Molise e Abruzzo

Verso una nuova legge della Regione Puglia che valorizzi la rete e il patrimonio culturale e ambientale dei tratturi. Evento il 7 settembre col patrocinio di Comune di Carlantino, Regione Puglia, Università di foggia e Università del Molise
01 settembre 2025 | 18:00
Italia
Previsto un calo della produzione di olio di oliva in Toscana

Le previsioni per quest’anno sono pessime: nelle situazioni migliori il raccolto previsto sarà appena un terzo rispetto a un’annata media, e soltanto il 15-20% rispetto ai livelli record del 2024
01 settembre 2025 | 11:00
Italia
Vendemmia 2025: calo produttivo ma qualità confermata per il Chianti

Il quadro fitosanitario si presenta complessivamente positivo: le piogge primaverili hanno favorito sporadici attacchi di peronospora e oidio, contenuti con gli interventi tempestivi dei viticoltori. Le perdite si stimano intorno all’1-2% e non compromettono l’andamento generale
30 agosto 2025 | 12:00
Italia
Le opportunità per l'olio di oliva nei Paesi Baltici

È fondamentale far capire già dall’etichetta la differenza tra un olio industriale e un olio extravergine di qualità. Nei Paesi Baltici sarebbe utile dettagliare non solo l’acidità ma anche il contenuto di polifenoli
30 agosto 2025 | 11:00