Italia
Liscio com'è l'olio si concede un restyling
E' alla settima edizione il concorso per i migliori extra vergini della campagna olearia nel territorio pisano. Un momento di riflessione e di competizione. Ecco i nomi dei vincitori
14 aprile 2012 | Alberto Grimelli
Liscio come l'olio si è concesso un piccolo restyling ed è diventato Liscio com'è l'olio.
Una piccola differenza, un accento e un apostrofo ma che significano molto e testimoniano del momento storico che sta vivendo il settore oleario.
Organizzato dal Comune di Volterra e dalla Camera di Commercio di Pisa è giunto alla settima edizione.
Non proprio liscio. Gli olivicoltori e i frantoiani si trovano a dibattere tra mille difficoltà. Gli attori della filiera vivono qualche momento di crisi ma non il protagonista assoluto che resta liscio, puro.
In effetti in Toscana, e ancor più nel territorio pisano, le ultime due campagne olearie hanno testimoniato una situazione che si sta evolvendo rapidamente, tanto sul fronte economico quanto su quello produttivo.
I prezzi dell'extra vergine, dal 2011 al 2012 sono crollati, unica eccezione l'Igp Toscano che ha mantenuto una certa stabilità.
Le produzioni sono però andate in altalena a causa di condizioni climatiche assai diverse, per non dire contrapposte.
La campagna 2010/11 è stata caratterizzata da piogge continue e incessanti durante il periodo di raccolta, in particolare da novembre in poi, con problemi di cascole e di oli dal profilo molto delicato, con contenuti di polifenoli piuttosto bassi.
La campagna 2011/12, viceversa, è stata calda, secca e siccitosa, tanto che solo qualche pioggia all'inizio di novembre ha permesso di ottenere extra v ergini che non avessero sentori di legno o comunque di eccessiva astringenza. Pochi profumi ma amaro e piccante in evidenza.
Occorre ripensare in fretta la nostra olivicoltura, occorre abbandonare certe tecniche eccessivamente tradizionali o certe consuetudini. E' tempo di innovare, tanto sul piano produttivo quanto su quello del marketing.
Liscio com'è l'olio è però anche un concorso, che permette ai migliori produttori pisani di mettersi in gioco e di confrontarsi l'un l'altro.
Ecco i migliori dell'anno:
Categoria Fruttato leggero
1 classificato Az. Agr. Ivano Lottini
2 classificato Podere San Lorenzo
Categoria Fruttato medio
1 classificato Az. Agr. Giovanni Querci
2 classificato La Toscana Sna
Categoria Fruttato intenso
1 classificato Az. Agr. Val di Lama
2 classificato Tenuta di Ghizzano
Categoria biologico
1 classificato Az. Agr. Le Drupe
2 classificato Az. Agr. Papa Nicoletta
2 classificato Il Frantoio di Vicopisano
Categoria Igp Toscano “Monti Pisani”
1 classificato Il Frantoio di Vicopisano
2 classificato l'Oro del Colonnello
Potrebbero interessarti
Italia
Florovivaismo a Pescia, tra sfide e opportunità, per istituzioni e ricerca, filiera e territorio e innovazione

I fiori eduli sono sempre più apprezzati dai consumatori, rappresentando una nicchia in forte espansione, che unisce la sicurezza a tavola, le proprietà benefiche per salute e benessere e la sostenibilità delle coltivazioni
01 luglio 2025 | 09:00
Italia
Il vino simbolo di rispetto per la terra e chi la lavora

All'assemblea Assoenologi l’ex calciatore Andrea Barzagli ha raccontato il proprio legame personale con il vino e ha sottolineato il rapporto “misurato” degli sportivi con una attenzione crescente verso un consumo moderato e consapevole
28 giugno 2025 | 09:00
Italia
Anche prodotti a denominazione di origine per gli indigenti: 50 milioni di euro stanziai

Lo stanziamento di 54,9 milioni di euro servirà all'acquisto di un paniere di prodotti alimentari da filiera italiana che saranno poi distribuiti in collaborazione con le organizzazioni del terzo settore
25 giugno 2025 | 16:00
Italia
Xylella fastidiosa arriva a Bisceglie: quattro olivi colpiti

E' in corso la caratterizzazione del ceppo di Xylella fastidios. La Regione Puglia ha programmato un'attività di sorveglianza rafforzata dell'area di 400 metri attorno alla zona infetta per verificare la presenza di altre piante infette
25 giugno 2025 | 13:00
Italia
Horeca: ecco perchè è strategico per il sistema agroalimentare nazionale

La Distribuzione Ho.Re.Ca. conta circa 3.400 imprese attive e nel 2024 ha generato 2,7 miliardi di Valore Aggiunto. I consumi alimentari, in casa e fuori casa, appaiono stagnanti da più di un decennio. Rilanciare i consumi fuori casa è sinonimo di crescita e di sviluppo sociale
25 giugno 2025 | 09:00
Italia
Salvaguardare il valore aggiunto dell’olio di oliva italiano: il prezzo non deve calare

L’olio extravergine di oliva italiano non si deve confondere con l’olio commodity e la ricerca dei volumi a tutti i costi è la ricetta sbagliata per promuovere il 100% italiano. Intervista con il presidente di Unaprol, David Granieri
24 giugno 2025 | 12:55