Italia
CON IL DECRETO SUL "TALENTO" LA FRANCIACORTA SI RICONOSCE ELITARIA
La pubblicazione di un regolamento relativo all'utilizzo della menzione "Talento" nella designazione degli spumanti italiani ottenuti con metodo classico, ha permesso all'area franciacortina di distinguersi con maggiore evidenza chiedendone espressamente l'esclusione
12 febbraio 2005 | Marco Rossi
Il Ministero delle Politiche agricole, con il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale relativo alla regolamentazione dell’utilizzo della menzione “Talento” nella designazione e presentazione degli Spumanti metodo classico italiani VSQPRD, ha dato un ulteriore ed importante riconoscimento alla denominazione di origine controllata e garantita Franciacorta.
L’entrata in vigore del suddetto decreto riconosce ed evidenzia la peculiarità e l’eccellenza qualitativa del Franciacorta. A tal proposito il Consorzio di tutela della prestigiosa denominazione bresciana aveva espressamente richiesto al Ministero per le Politiche agricole di prevedere l’esclusione dell’applicazione della menzione “Talento” per il Franciacorta Docg.
Il Ministero, in considerazione del Regolamento dell’Unione europea, che riconosce al Franciacorta il valore intrinseco della denominazione legata indissolubilmente al metodo ed al territorio, e della rinomanza acquisita a livello nazionale ed internazionale, ha pienamente accolto tale richiesta. L’articolo 3 del decreto indica nero su bianco tale facoltà per il Franciacorta.
Questa non applicabilità della menzione aggiuntiva al Franciacorta è una riprova tangibile di come questa denominazione sia sempre più sinonimo d’eccellenza qualitativa, con una personalità che ha ormai, definitivamente, una sua carta d’identità riconosciuta e diversa da tutti gli altri vini con le bollicine.
“I produttori di Franciacorta possono essere legittimamente orgogliosi - è il commento di Adriano Baffelli, direttore del Consorzio Franciacorta – per il risultato raggiunto che evidenzia la validità delle loro scelte, il rigore di un metodo, l’unicità di una terra, la dedizione e la lungimiranza ad offrire un vino unico e irripetibile, prodotto nell’omonima regione, limitata e definita nei suoi confini, e dove crescono le sue vigne”.
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