Italia
Olio Capitale ai blocchi di partenza: si punta sulla tipicità
Il Salone degli oli extra vergini d'oliva di Trieste, dal 2 al 5 marzo, pone l'accento sulle peculiarità territoriali. “Il mercato dice che è premiato e premiante il legame col territorio – ci dice Patrizia Andolfatto, direttrice di Aries – ma non bisogna dimenticare che tipicità e qualità devono andare a braccetto.”
07 gennaio 2012 | T N
E' un anno in chiaroscuro per l'olivicoltura italiana, con molte criticità, tra cui un prezzo dell'olio in discesa e che si sta appiattendo sulle quotazioni internazionali, spagnole in particolare.
Vi sono però delle eccezioni e queste sono le Dop e Igp, le territorialità, che invece mantengono appeal, incrementano quote di mercato, soprattutto all'estero, e stanno salvaguardano i margini di profitto di olivicoltori e frantoiani.
“Vi fu quasi preveggenza nel titolare Olio Capitale il Salone degli oli extra vergini d'oliva tipici e di qualità – ci dice Patrizia Andolfatto, direttrice dell’Azienda Speciale Aries della CCIAA di Trieste che gestisce la manifestazione - Fino ad oggi è stato puntato l'accento soprattutto sulla qualità, educando e informando i molti visitatori che hanno visitato l'esposizione in questi anni. Ora è necessario valorizzare la tipicità.”
- Come intendete valorizzare la tipicità?
Porremo particolare attenzione ai territori, alla loro vocazionalità. Se c'è una cosa che abbiamo imparato durante la scorsa edizione di Olio Capitale, che per Aries è stata la prima come soggetto organizzatore, è che vi è una varietà e una spettacolare molteplicità di oli in Italia e all'estero. Questo messaggio deve passare. Non esiste l'olio extra vergine. Esistono gli oli extra vergini. Ci sforzeremo in ogni modo, attraverso la comunicazione e gli eventi culturali, di far attecchire quest'idea.
- Scompare la qualità da Olio Capitale?
No, tipicità e qualità devono andare a braccetto. Il patrimonio culturale che Olio Capitale ha contribuito a creare non va disperso. Qualità e tipicità sono due facce della stessa medaglia.
- I prezzi scendono e la crisi sale. Fare la fiera ha un costo
Venire a Olio Capitale è un investimento, utile e necessario per le realtà più dinamiche che si vogliono affacciare sul mercato internazionale da protagonisti. Tutti gli indicatori economici dicono che occorre prestare molta attenzione all'estero e che l'export può essere realmente un'ancora di salvataggio durante questa fase economica in cui il mare è in tempesta. Gli incrementi, a doppia cifra, dell'export di oli a denominazione d'origine sono una realtà, così come l'attenzione dei buyer internazionali quando abbiano illustrato loro la progettualità della sesta edizione di Olio Capitale.
- Buyer entusiasti?
Spesso si ha la percezione che i buyer sono solo dei freddi calcolatori di margini e sconti. Non è così. Il visual marketing conta molto oggi per vendere. La presentazione, la differenziazione, la grafica, l'impatto emotivo ed emozionale sono fattori che non si possono trascurare. Ne siamo consapevoli e per questa ragione, perchè Aries vuole essere partner delle imprese che investono in Olio Capitale, forniamo anche un piccolo vademecum utile a proporsi in maniera professionale, competente, senza dimenticare la propria personalità.
- Formazione in Fiera?
Non pretendiamo certo di insegnare il mestiere di imprenditori. La pluriennale esperienza di promozione di Aries in molti Paesi esteri può però essere utile. Essere partner per noi significa questo. Non solo fornire uno spazio ma una serie di servizi. Il match-making personalizzato negli incontri con i buyer, italiani ed esteri, è stato ulteriormente perfezionato affinchè domanda e offerta, la proposta dell'espositore e la richiesta del buyer collimi quanto più possibile. Il servizio di traduzione gratuito permette all'azienda di interfacciarsi con buyer provenienti da tutte la parti del mondo. Naturalmente il nostro staff è sempre a disposizione per ogni tipo di richiesta prima, durante e dopo la manifestazione.
- Quali le previsioni per la sesta edizione di Olio Capitale?
Per scaramanzia non faccio mai previsioni ma posso anticipare che vi sono tutte le premesse affinchè sia un'edizione ancora più ricca, accogliente, dove gli espositori e i buyer possano soddisfare le proprie legittime aspettative di business e i visitatori, siano essi appassionati o giornalisti, appagare i propri sensi e sfamare la propria curiosità.
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