Italia
Il limoncello fatto in casa? Massima attenzione
Tutti hanno la ricetta in tasca e si adoperano con tanta passione, ma ci sono accortezze che in pochi dimostrano di osservare
10 settembre 2011 | C. S.
Molti amano preparare in casa il limoncello. Anche se ognuno ha la propria ricetta, quella di base è molto semplice e consiste di fare una infusione alcolica delle bucce dei limoni, per poi successivamente diluirla e aggiungerci dello zucchero. La cosa più importante è comunque la materia prima “buccia di limone” che deve essere ottenuta da frutti privi di trattamenti chimici; per questo motivo c’è una ricerca continua ai limoni che crescono nei nostri giardini e di cui si è sicuri dell’assenza di contaminanti.
Ci si può ovviamente anche rivolgere ai limoni in commercio, ma bisogna fare molta attenzione in quanto molti sono di importazione e possono nascondere delle insidie. Questi frutti provengono spesso da paesi dell’emisfero australe (Sud Africa e Sud America in particolare) e per mantenere buone condizioni di conservazione, è necessario fare dei trattamenti con sostanze conservanti. Anche l’aspetto è importante per i consumatori e quindi i frutti vengono “lucidati” con delle cere. Può quindi avvenire che un limone prodotto anche con sistemi “biologici” debba essere trattato per mantenere il valore commerciale.
Leggendo attentamente le etichette presenti nelle confezioni di limoni è quindi facile imbattersi nella descrizione dei trattamenti che sono stati fatti e, soprattutto, nella avvertenza che la buccia non deve essere utilizzata a fini alimentari e quindi non ci si può fare il limoncello o aggiungere a varie bevande.
Se si vuole fare il limoncello o comunque consumare le bucce il consiglio è di verificare l’origine dei limoni. Se non sono di produzione nazionale è bene leggere attentamente le etichette e vedere se sono stati trattati. Il problema riguarda quelli venduti allo stato sfuso dove non sempre ci sono indicazioni sull’origine e quindi come misura precauzionale è meglio evitarli. Quanto detto non vale per l’interno ed il succo contenuto negli spicchi non dovrebbe comportare pericoli significativi anche con i limoni trattati.
Fonte: Agostino Macrì, Unione nazionale consumatori

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