Italia

Uno studio per lieviti doc per il Chianti

In progetto europeo studia i lieviti di fermentazione del vino nelle zone più vocate del continente per studiare un lievito industriale che esalti le specificità del prodotto

12 marzo 2011 | T N

Ci sono cantine che hanno lieviti in abbondanza e vini che si prestano bene alla vinificazione; altre cantine invece, e alcuni vini bianchi in particolare, hanno bisogno di un’aggiunta di lieviti. L’industria enologica ne produce da tempo con criteri standard. Adesso, grazie a un progetto europeo, che vede la partecipazione di una piccola impresa toscana e del Laboratorio chimico merceologico della Camera di Commercio di Firenze, si cerca di andare ancora più nello specifico: un lievito del Chianti per la fermentazione dei vini del Chianti. Il progetto, ormai in fase avanzata, mostra serie prospettive di successo.

Il 17-18 febbraio si è svolto a Firenze, presso il Laboratorio Chimico Merceologico, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze, il terzo meeting del Progetto Europeo INNOYEAST, finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del 7° programma quadro.

Il progetto si propone l’isolamento e la microincapsulazione di lieviti autoctoni, selezionati da diverse regioni vinicole europee particolarmente vocate.

Partecipano al progetto 9 partner europei: 5 Piccole Medie Imprese produttrici di vini e quattro Centri di Ricerca (RDT) provenienti da 4 paesi europei: Francia, Italia, Portogallo e Spagna.

Il coordinatore è la Cantina Bodegas Baigorri, produttore di vini della Rioja, con la collaborazione scientifica di Tecnitalia, Vitoria Gasteiz (Spagna).

Le altre aziende produttrici di vino sono:

Cantina Vinos de los herederos del Marqués de Riscal (Spagna).

Per il Portogallo: la cantina Quinta da Lixa con il centro di ricerca dell’Università del Minho.

Per la Francia: cantina Château La Pointe di Bordeaux con il centro di ricerca Adera-Microflora.

Per l’Italia: l’azienda agricola Petriolo di Rignano sull’Arno con il centro di ricerca Laboratorio Chimico Merceologico, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze.

L’obbiettivo comune è quello di migliorare e sviluppare i caratteri distintivi dei vini di ciascuna regione.

Il progetto prevede le fasi di isolamento, identificazione e caratterizzazione di lieviti in ogni azienda, i lieviti vengono infatti selezionati attraverso prove di microvinificazioni, analisi chimiche e assaggi, per valorizzare le caratteristiche peculiari di ciascun vino; successivamente i lieviti verranno microincapsulati e utilizzati per la fermentazione industriale del vino.

Il progetto dovrebbe concludersi a dicembre 2011.

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