Italia

Le donne festeggeranno l'8 marzo con meno mimose

Il maltempo delle ultime due settimane ha avuto effetti pesanti sulla fioritura. I prezzi pagati al produttore scendono a 5 euro al chilo dai 9 euro del 2010

05 marzo 2011 | C. S.

Produzione e prezzi in calo con consumi stabili. Questo lo scenario che si presenta a pochi giorni dall’8 marzo per il fiore simbolo della Festa delle donne: la mimosa. Il maltempo delle ultime due settimane, soprattutto il vento e la pioggia, hanno danneggiato la fioritura delle fronde, causando una flessione pari a circa un terzo della produzione. Le quotazioni però non ne hanno risentito, e i prezzi pagati al produttore sono scesi di quasi la metà rispetto al 2010: da 9 euro a 5 euro al chilogrammo. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in base ai dati raccolti dalle sedi territoriali e zonali.

La produzione stimata per quest’anno era molto abbondante, complice l’aumento delle temperature a febbraio -spiega la Cia-. Quindi il prezzo fissato nei contratti di filiera è stato basso: 5 euro o poco più al chilo, ovvero tra lo 0,25 e lo 0,30 a stelo. Il cambio repentino del tempo, con il ritorno del freddo e delle gelate, ha invece impedito di raccogliere una quota tra il 29 e il 30 per cento delle fronde. Le mimose, infatti, sono piante particolarmente sensibili ai cambiamenti del clima. Il prezzo all’origine, però, è rimasto quello già prefissato, e dunque non ci sono i presupposti per prevedere ulteriori rincari nelle vendite al dettaglio. Anzi, ogni nuovo incremento sarebbe del tutto ingiustificato.

Generalmente -osserva la Cia- la mimosa viene venduta al commercio in ramoscelli i cui prezzi variano normalmente dai 5 ai 10 euro, che sono valori comunque molto lontani da quelli riconosciuti agli agricoltori. Quanto ai consumi, i ramoscelli regalati in occasione della Festa delle donne saranno compresi tra i 15 e i 18 milioni di esemplari: si tratta di un consumo pressoché stabile rispetto al 2010, quando le mimose vendute l’8 marzo furono circa 15,5 milioni.

Il Mercato dei Fiori di Sanremo è il polo principale per la mimosa in Italia e in Europa. Gli ettari coltivati a mimosa nella provincia di Imperia -ricorda la Cia- sono circa 350, pari al 40 per cento della superficie totale coltivata a fronde fiorite, che corrisponde alla quasi totalità della produzione italiana di mimosa. In provincia di Imperia le aziende produttrici di mimosa sono oltre 1.600.

Va detto che è solo alla fine della seconda guerra mondiale che la mimosa diviene il simbolo della Festa della donna, assumendo il significato di autonomia e libertà, perché ha il grande vantaggio di sbocciare proprio in questo periodo e di non essere troppo costosa.

Potrebbero interessarti

Italia

La cipolla che si usava come moneta di scambio

A Castrovillari un nuovo Presidio Slow Food e sei produttori coinvolti coltivano un bulbo dolcissimo tornato simbolo e orgoglio della città del Pollino. L’avvio nell’ambito del progetto Presidiamo la Calabria 

27 novembre 2025 | 17:00

Italia

L’olio Toscano IGP partner della salute della Firenze Marathon

La presenza del Consorzio Toscano IGP è un punto fermo della collaborazione con la Firenze Marathon che strizza l’occhio soprattutto ai più̀ giovani

26 novembre 2025 | 18:00

Italia

Speculazione sui prezzi dell'olio di oliva: convocato il tavolo olivicolo

La sensibile diminuzione dei prezzi dell’olio richiede una riflessione sulle motivazioni alla base di questa oscillazione dei prezzi, in grado di escludere che possano esserci opacità nel sistema: il 1 dicembre il tavolo olivicolo

26 novembre 2025 | 16:00

Italia

Il riconoscimento IGP Fragola della Basilicata, il primo su questo frutto in Italia

La ricerca dalla genetica delle piante con i dati storico-topografici, antropologici, archeologici e linguistici fino alla validazione storico-culturale delle varietà ha permesso di recuperare evidenze su una consapevolezza nell’uso e del gusto della fragola in Basilicata

26 novembre 2025 | 10:00

Italia

Brunello di Montalcino 2021: fragrante, definito, verticale

Basata su criteri qualitativi e stilistici che tengono conto dell’interazione tra vitigno, clima e vino, e dell’eterogeneità del territorio per esposizione, altitudine e suoli, l’analisi mostra come il 2021 si distingua per un profilo floreale e aromatico, dal carattere preciso e stratificato

24 novembre 2025 | 11:00

Italia

Il futuro del Pinot Grigio tra clima, territorio e innovazione

All’interno di un sistema produttivo che oggi rappresenta una delle realtà più ampie d’Europa – con 27.000 ettari vitati e 1,7 milioni di ettolitri imbottigliati nel 2024 – il Congresso ha evidenziato la centralità della DOC Delle Venezie nel panorama vitivinicolo internazionale

23 novembre 2025 | 10:00