Italia

La qualità dell'olio italiana è davvero a rischio?

"Difettati anche famosi oli per bambini". Una dura presa di posizione da parte di Tommaso Figoli, presidente di Assoproli Cosenza

26 febbraio 2011 | T N

Ormai è un fuoco incrociato. Il mondo dell'olio è in agitazione. Per lo meno a parole. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa diffuso da Lenin Montesanto (Sic!) per Assoproli Cosenza. Lo riportiamo tal quale. A voi la libertà di rfilettere su quanto riportato.

Noi ci limitiamo a una sola domanda: cosa può accadere alla lettura di tante gravi notizie sull'olio che si diffondono ormai numerose in Italia? Cosa penserà mai di noi la stampa estera? Che immagine diamo del nostro Paese? E voi, che ne pensate? E' giusto mettere in luce tante ombre esaltandole e marcando l'accento?

Non dico di tacere la realtà che ci appare davanti ai nostri occhi, ma quanto meno che ci venga il dubbio che ci sia una insistita animazione, e un certo fervore, nel denunciare alcune anomalie, vere o presunte che siano. Quelle presunte per esempio sono i dispacci di agenzia diffusi da Slow Food su una notizia faklsa, il fatto che si sia dato il via libera ufficiale agli oli deodorati.
Insomma, a voi la libertà di riflettere. (T. N.)



IL COMUNICATO ASSOPROLI COSENZA

Olio d’oliva, gli italiani si stanno abituando a consumare prodotti di pessima qualità. Il cosiddetto gusto “amaro e piccante”, caratteristica dell’extravergine di qualità, rischia ormai per essere percepito come non buono. Ciò accade in un mercato nazionale del settore che, per circa il 35%, dopo l’acquisizione di importanti etichette italiane, è ormai di fatto dominato da una nota società spagnola.

Entrano e circolano, quindi, nel nostro Paese e nelle nostre regioni, dai supermercati alle nostre tavole, oli scadenti e comunque non italiani, accompagnati dalla fumosa e generica etichetta “oli comunitari” (che vorrebbe dire tate cose!), alla quale, purtroppo, in pochissimi fanno attenzione. Il dato è tutto un programma: il 70% circa degli oli in commercio risulta spesso difettato. Ciò diventa ancora più sconcertante se, come è emerso, anche oli di famose marche nazionali per bambini, sono risultati di sapore rancido, con sentori di acido fenico (comunemente “pipì di gatto”) e troppo amari e piccanti per i bambini.

E’, questa, la denuncia e l’allarme lanciato da Tommaso FIGOLI, presidente di Assoproli Cosenza, branca olearia di COLDIRETTI, ormai in prima linea nella difesa della legalità e della qualità della vita e delle produzioni mediterranee, in occasione dell’avvio del corso di 2° livello per assaggiatori professionisti, organizzato da ASSOPROLI presso il Frantoio GERACI di Corigliano Calabro. Al termine, gli iscritti potranno iscriversi all’elenco nazionale dei tecnici ed esperti di oli extravergini e vergini d’oliva.

A questa nuova tappa di formazione ed approfondimento, coordinata da Pino GIORDANO Capo Panel dell’ARSSA, hanno preso e prendono parte operatori del settore, ispettori della repressione frodi, frantoiani e tecnici. L’obiettivo della serie di incontri, suddivisi in 20 lezioni per 5 giornate con verifica di 3 campioni a seduta, è potenziare la comunicazione presso i consumatori su come riconoscere, attraverso l’etichetta ed il sapore, gli oli extravergini e vergini di qualità da quelli miscelati e scadenti.

Nel corso della giornata di assaggio, campione dopo campione, il panel di assaggiatori professionisti aveva individuato difetti lievi e meno lievi in oli extravergini, notoriamente destinati a bambini (marchi nazionali famosi) ed il cui gusto è risultato difettato, rancido, con sentori di acido fenico, nonché amaro-piccante, dunque inappropriato al palato dei più piccoli.

Potrebbero interessarti

Italia

L'oliveto delle Grotte di Catullo va in gestione

L’oliveto delle Grotte di Catullo è composto da circa 1.500 piante che appartengono alle varietà tradizionali coltivate sul lago di Garda, con una produzione di circa 600 litri di olio all'anno

14 agosto 2025 | 15:00

Italia

Meno Asti Docg per il mercato: le bollicine regolano la produzione

Per la prossima campagna vendemmiale, la resa massima per Asti Spumante e Moscato d’Asti sarà ridotta a 90 quintali per ettaro, di cui 5 riservati allo stoccaggio fino al 31 marzo 2026

14 agosto 2025 | 09:00

Italia

Ottima vendemmia per la Maremma toscana

I tempi della vendemmia risultano perfettamente in linea con quelli del 2024: la raccolta prenderà il via nella settimana che precede Ferragosto, a partire dalle varietà più precoci come Chardonnay, Viognier e successivamente Merlot e, ovviamente, a quelle destinate alle basi spumante e ai rosati

12 agosto 2025 | 09:00

Italia

Le ricerche on line di gastronomia ed enoturismo degli italiani

Oltre 6,5 milioni le ricerche tematiche su ristoranti tipici, trattorie, food tour e sagre. A guidare la classifica della Top 10 delle ricette più cercate dagli italiani è la pizza, che domina con oltre 1 milione di ricerche mensili

07 agosto 2025 | 16:00

Italia

Gravi danni sull'olivo in Abruzzo per le grandinate

Non si è trattato di una semplice grandinata estiva: secondo quanto riportato dai principali siti meteorologici nazionali, l’area è stata interessata da un downburst, un fenomeno caratterizzato da raffiche di vento violente

07 agosto 2025 | 14:00

Italia

Al via la vendemmia 2025 in Sicilia: un’annata di qualità

L’andamento stagionale equilibrato ha contribuito a mantenere i vigneti sani. Le stime preannunciano un +20 per cento in alcuni areali siciliani

06 agosto 2025 | 11:00