Gastronomia

La cultura della qualità alimentare, un progetto per i negozi di qualità

29 maggio 2008 | T N

Lo scorso 28 maggio sono stati presentati a Milano i risultati della
promozione “La Cultura della Qualità Alimentare”, con l’analisi dei bisogni
emersi dal comparto del dettaglio alimentare, le nuove tecnologie ed
attrezzature del negozio del futuro, oltre all’illustrazione delle future attività
del Gran Tour della Qualità Alimentare.

L'iniziativa è nata grazie al patrocinio ed al sostegno della Regione
Lombardia e del Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali,
con il supporto di Agrimercati - Azienda della Camera di Commercio di
Milano e delle Associazioni di rappresentanza per lo sviluppo delle filiere
agricola e agroalimentare - di Assofood, di Fida, con il coordinamento da
parte del Consorzio Fia e con la collaborazione di numerosi altri partner
privati ed istituzionali.

Evento caratterizzante il Gran Tour 2008, è stata la promozione “La cultura
della qualità alimentare”, realizzata in 54 gastronomie e salumerie di
Milano e Provincia, aderenti al Gam, gruppo di acquisto degli alimentaristi
milanesi e ad Assofood, in collaborazione con 25 aziende lombarde ed altre
25 aziende agroalimentari italiane, con un significativa presenza di imprese
senesi e salentine organizzate dalle locali Camere di Commercio: 243 gli
articoli in promozione.

Il negozio di qualità, si fa “tutor” dei prodotti di qualità anche non noti,
in un percorso che vede il consumatore coinvolto dal suo negoziante di
fiducia nella ricerca e presentazione dei prodotti tipici regionali,
riconosciuti e tutelati, di alto valore ma non per questo inaccessibili.

Il messaggio forte è stato la necessità della salvaguardia del negozio di
vicinato, quello “sotto casa”, a dimensione familiare, con un forte
connotato di umanità, di rassicurazione sociale (l’insegna accesa/spenta…),
di comodità di acquisto, e garanzia di qualità.

La desertificazione delle aree urbane implica infatti una serie di minacce
sociali ed economiche che vanno dalla diminuzione del controllo sociale
(insegne luminose spente, angoli abbandonati), ad un minor servizio alla
popolazione con scarsa mobilità (fenomeno crescente per l’invecchiamento
tendenziale della popolazione), al rischio di omologazione dell’offerta
commerciale, allo sradicamento dal territorio della figura dell’imprenditore
negoziante, con l’inevitabile conseguenza di una scarsa attrattività della
professione nei confronti dei giovani.

Per questi motivi ci si trova di fronte ad un forte bisogno di
rigenerazione, che ha portato alla necessità di concepire nuove forme di
negozio al dettaglio del futuro.

Questa la ragione per cui, in questo contesto, è stato presentato un punto
vendita innovativo allestito al “vero”: un negozio intelligente, in grado di
dialogare con i clienti; capace di interagire - a richiesta - con i
cellulari dispensando consigli e suggerendo ricette; dotato di bilance che,
grazie al collegamento con il satellite, permetteranno di visualizzare i
luoghi di provenienza del prodotto appena acquistato e la relativa filiera;
con un banco frigorifero in grado di memorizzare la scadenza dei prodotti
contenuti e capace di rilevare lo stato della relativa conservazione.
Il tutto al fine di rendere il consumatore sempre più “consapevole”.

“Il commercio al dettaglio - ha affermato il Presidente del Consiglio
comunale di Milano Manfredi Palmeri - può e deve convivere con le altre
forme di distribuzione, e per questo è sempre più necessaria la presenza
della tecnologia. Lo stesso commercio elettronico - ha aggiunto - offre
opportunità di presenza economica ai negozianti attraverso l’integrazione
della logistica a valle, oggi punto critico. In vista dell’Expo 2015 - ha
ricordato Palmeri - ci sarà, inoltre, un’attenzione crescente verso l’
innovazione della filiera, in particolare quella agroalimentare”.

Questa manifestazione, nata allo scopo di sostenere la diffusione delle
produzioni agroalimentari di alta qualità italiane, avvalendosi della
collaborazione sinergica con i circuiti distributivi specializzati di
prossimità, opera nella consapevolezza che oggi gli spazi di presentazione e
trasferimento dei prodotti assumono un ruolo profondo e complesso, sia nel
contesto sociale, sia nel contesto urbano.

Proprio in questa ottica, infatti, giunta al termine la quarta edizione del
Gran Tour della Qualità Alimentare che si è svolta a Milano dal 12 al 28
maggio, Fida ed il Consorzio Fia, in collaborazione con Agrimercati,
hanno annunciato il loro impegno a promuovere un progetto
di modernizzazione del sistema distributivo tradizionale che prende avvio in
Lombardia, per poi essere esteso a tutto il territorio nazionale: in questo
modo il Gran Tour della Qualità Alimentare ha perso la connotazione di
evento "straordinario": vivrà tutto l'anno in una perfetta aderenza ai temi
di EXPO 2015.

Sono intervenuti tra gli altri Dino Abbascià (Presidente FIDA, Federazione
Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione), Oddone Sangiorgi (Presidente
Consorzio FIA), Anna Maria Magro (Vice Direttore Agrimercati S.C.p.A.),
Riccardo Garosci (Consigliere speciale della Commissione Europea con delega
ai diritti dei consumatori), Iliano Maldini, (Presidente Assofood) .

L’incontro stampa si è concluso con un saggio di sapienza in cucina, sul
tema: “I Vini, la Terra e l’Aria di Lombardia” a cura dei giovani allievi
cuochi e maestri del Capac, in collaborazione con lo chef Matteo Scibilia e
l’enologo Piero Solci.


Fonte: Maddalena Di Mauro

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