Gastronomia

IDENTITA' GOLOSE, CON PAOLO MARCHI LA CUCINA D'AUTORE SI INTERROGA

Si tratta del primo congresso che riunisce insieme le grandi firme della gastronomia nostrana. Si terrà in gennaio a Milano e prevede una due giorni di lezioni, oltre a una celebrazione della figura del ristoratore italiano e altre piacevoli sorprese da non perdere

30 ottobre 2004 | C. S.

"Identità Golose" è il primo congresso italiano di cucina d'autore, con cadenza annuale. Ideato e curato da Paolo Marchi, si terrà a Milano dal 23 al 25 gennaio 2005, nella sala delle Grida di Palazzo Mezzanotte, nella sede della Borsa italiana.

Paolo Marchi

Semplice la formula: una vigilia dedicata alla celebrazione della figura del ristoratore tricolore e due giorni di lezioni di altissima cucina, tenute da diciotto relatori (tredici gli italiani). E la Sicilia come regione ospite.

Gli chef che hanno accettato l’invito di Marchi si alterneranno sul palco per parlare di cucina, del suo passato e, soprattutto, del suo futuro. Ognuno di loro avrà a disposizione tre quarti d’ora e preparerà due suoi piatti simbolo, di cui almeno uno inedito.

Partecipano: Nadia Santini del Pescatore di Canneto sull’Oglio nel Mantovano, Massimiliano Alajmo delle Calandre di Rubano nel Padovano, Corrado Assenza del Caffè Sicilia di Noto nel Siracusano, Moreno Cedroni della Madonnina del Pescatore di Senigallia in provincia di Ancona, Carlo Cracco di Cracco-Peck a Milano, il siciliano Accursio Craparo della Masseria degli Ulivi a Noto, Enrico Crippa del Ristorante in Piazza Duomo ad Alba cuore delle Langhe, Pietro Leemann di Joia a Milano, Norbert Niederkofler del St. Hubertus a San Cassiano in Alta Badia (Bolzano), Fulvio Pierangelini del Gambero Rosso a San Vincenzo sulla costa maremmana, Davide Scabin del Combal.zero a Rivoli in provincia di Torino, Ciccio Sultano del Duomo a Ragusa Ibla, Gianfranco Vissani del ristorante omonimo a Baschi in Umbria. Interverranno inoltre gli spagnoli Ferran Adrià de El Bulli a Rosas in Catalogna, Andoni Luis Aduriz del Mugaritz a Erenteria-Renteria nei Paesi Baschi, Enrique Dacosta de El Poblet a Denia nella regione di Alicante, il francese Jean-Luc Fau, chef, pittore e patron di Gouts et Couleurs a Rodez e lo statunitense Wylie Dufresne di wd-50 a New York.

"Identità – afferma Paolo Marchi - come capacità di un cuoco, ma anche di un pasticcere e in un futuro a noi prossimo pure di un vignaiolo, di firmare il suo lavoro, di proporre piatti (e dolci… e vini…) che abbiano una personalità nuova, viva e netta propria dell’esecutore, un tocco unico e distintivo, un tratto che renda quel primo o quel pesce, il primo o il pesce di quel personaggio e non uno come tanti, prodotti di serie che non aggiungono nulla a quanto abbiamo già mangiato".

"Golose - aggiunge Marchi - perché il fine dei protagonisti della manifestazione è declinare tutto quanto può ingolosire e impreziosire la fase nutrizionale della giornata. L’alta cucina non deve isolarsi in una torre d’avorio abitata da una casta inaccessibile, come se il suo obiettivo fosse creare piatti per stupire gli occhi, deve invece sublimare momenti come colazione, pranzo o cena. Deve indicarci come mangiare e stare bene sempre, non solo nelle due ore al ristorante".

I partecipanti
Il congresso si svolgerà nella ex sala delle Grida, attuale parterre di Palazzo Mezzanotte, con le modalità caratteristiche dei convegni scientifici. La sala accoglierà i relatori, i congressisti, i personaggi ospiti, giornalisti e fotografi, con 350 posti a sedere riservati ai cuochi e ai ristoratori che si sono iscritti per aggiornarsi professionalmente e confrontarsi con i maestri della cucina d'autore italiana e internazionale.

Dibattito “L’identità della cucina italiana”
Un incontro che mira all’affermazione dell’originalità della nostra cucina.
L’Italia è il paese delle mille tradizioni, ti sposti di provincia in provincia e ogni volta cambi mondo. Questa è un’innegabile ricchezza che ci eleva sopra la media mondiale ma può anche diventare un limite se i nostri chef non sanno adeguare il passato al presente. Soprattutto, diventa un comodo alibi per chi non ha idee e copre il suo vuoto creativo con la rivisitazione o addirittura la diretta appropriazione di idee e preparazioni che appartengono ad altre epoche e che nessuno può giudicare né smentire. E ancora il tributo verso realtà straniere, la Francia ieri, Giappone e Spagna oggi, che vanno rispettate e studiate, anche fatte proprie nei loro aspetti più felici, a patto di farlo da una posizione paritaria, consapevoli che l’Italia a tavola è una protagonista e non un Terzo Mondo da colonizzare. Un incontro per definire l’identità della nostra cucina, anzi delle nostre cucine, per contrapporre successo a successo.

Premio “Identità golose”
Promosso da Castello di Ama, il premio “Identità Golose” rende omaggio a personaggi o realtà produttive che abbiano contribuito ad affermare, diffondere, esaltare la grandezza e l’identità della cucina italiana nel mondo.

La regione ospite
Ogni anno, Identità Golose celebrerà una regione italiana che si distingue per fermenti creativi, rispetto delle sue materie prime e desiderio di farsi conoscere, una regione periferica rispetto a Milano e Roma e per questo penalizzata a livello di guide e mass media. All'esordio avremo la Nuova Sicilia a tavola, una realtà che ci verrà raccontata da Corrado Assenza, Accursio Craparo e Ciccio Sultano attraverso i loro dolci e i loro piatti.


Fonte: Cinque Sensi (Sara Vitali, Laura Ceriotti)

Info: www.identitagolose.it

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