Economia

Il Fondo di solidarietà nazionale senza copertura

E’ a rischio la prossima campagna assicurative, con le incertezze sull’andamento meteorologico e climatico che invece crescono giorno dopo giorno

14 febbraio 2009 | C S

Istituito nel 1970 con la legge n.364, il Fondo di solidarietà nazionale è stato recentemente riformato e oggi si compone di una normativa legislativa approvata con Decreto Legislativo n.102/04 e di un conto corrente aperto presso la Tesoreria centrale dello Stato in cui affluiscono gli stanziamenti annuali della legge finanziaria, e da cui si prelevano le risorse per gli aiuti alle imprese colpite. Gli interventi del Fondo si compongono di due modalità operative:

Copertura assicurativa agevolata dei rischi agricoli secondo regole stabilite nel Piano assicurativo annuale. Con questa modalità si prevengono le difficoltà delle imprese agricole che trasferiscono il rischi alle imprese di assicurazione. Sulla spesa per i premi delle polizze agevolate questo Ministero interviene con un contributo fino all'80%

Interventi compensativi delle perdite per i rischi non assicurabili al mercato agevolato. Questa modalità, attivabile con Decreto del Ministro su proposta della regione interessata, consente di favorire la ripresa economica delle imprese agricole con aiuti contributivi, creditizi e agevolazioni fiscali e previdenziali.

La Finanziaria 2009 ha però tolto la copertura finaznziaria al Fondo di solidarietà nazionale, risorse che ammontavano a circa 200 milioni di euro all’anno e che ora mettono a rischio la campagna assicurazioni 2009.

Il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale consentirebbe di avviare la campagna assicurativa dei prodotti agricoli, garantendo una protezione dalle prime avversità atmosferiche delle produzioni di pregio quali quelle dell’Emilia Romagna. Nella sola Emilia Romagna nel 2008 sono stati assicurati prodotti per 951 milioni di euro. Per assicurare produzioni di pari valore senza il Fondo l’agricoltura dovrebbe pagare qualcosa come 70 milioni di euro contro i 23 dell’anno precedente, con il costo delle polizze che verrebbero triplicate.

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