Economia

Periodo di passaggio tra la frutta invernale e quella estiva

Periodo di passaggio tra la frutta invernale e quella estiva

Il calo delle temperature ha rallentato la produzione di fragole e alzato i prezzi all’ingrosso. La qualità rimane comunque ottima ed è questo il momento giusto per consumarle

12 aprile 2025 | 11:00 | C. S.

In vista della Settimana Santa, La Borsa della Spesa, il servizio settimanale creato da BMTI e Italmercati Rete di Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit offre consigli utili per acquistare prodotti freschi e di stagione, senza rinunciare al risparmio e alla sostenibilità, anche durante le festività.

Per quanto riguarda la frutta, questo è un periodo di passaggio tra la frutta invernale e quella estiva. Tra la frutta più consigliata, questa settimana non mancano i limoni siciliani che, grazie al bel tempo, presentano un’ottima qualità e sono molto richiesti. I loro prezzi all’ingrosso sono regolari per la media del periodo e vanno da 1,30 a 1,50 euro/kg. Limoni chiamano fragole, anche se questa settimana hanno subito un leggero aumento. Il calo delle temperature, infatti, ha rallentato la produzione e portato i prezzi all’ingrosso intorno ai 5,00 euro/Kg per l’Inspire lucana, ai 4,50 euro/kg per la Sabrosa lucana e intorno ai 3,50 euro/kg le produzioni campane, calabresi e siciliane. La qualità rimane comunque ottima ed è questo il momento giusto per consumarle. Tra le produzioni tipicamente invernali, di cui sono disponibili gli ultimi quantitativi e di pezzatura grande, si trovano i mandarini, all’ingrosso intorno a 1,50 euro/kg. Infine, ancora consigliate le mele, stabili intorno a 1,80 euro/Kg.

Tra gli ortaggi, il carrello della spesa si riempie dei prodotti stagionali tipici di questo periodo e maggiormente utilizzati per le tradizionali pietanze pasquali, tra questi, i carciofi. Il calo termico di questa settimana ne ha favorito la produzione e fatto calare i prezzi all’ingrosso. In particolare, è possibile trovare il violetto senza spine intorno ai 0,20 euro al pezzo mentre il romanesco sugli 0,50 euro al pezzo. Ugualmente, sono questi i giorni ideali per consumare le fave, anche loro favorite dal clima, con prezzi in calo del 9,2% rispetto alla scorsa settimana, intorno a 1,50 euro/kg. A causa del calo termico, invece, è leggermente rallentata la produzione di agretti; tuttavia, hanno registrato un calo di quasi il 3% all’ingrosso, arrivando a 3,00 euro/kg. Al contrario, hanno resistito bene le bietole, che si confermano intorno a 1,00 euro/kg, all’ingrosso. 

Per quanto riguarda il settore ittico, in questi giorni le attività di pesca son andate bene grazie all’assenza di maltempo. Aprile è il mese delle seppie che, avvicinandosi alla costa vengono pescate più facilmente. Questo ha portato i loro prezzi in calo di quasi il 2% rispetto a sette giorni fa, confermandosi intorno a 13,00 euro/Kg. Sempre convenienti i prezzi all’ingrosso del granchio blu, sui 3,00 euro/kg. Abbonda nei mercati il tonnetto alletterato, che arriva all’ingrosso dai 4 ai 6 euro/Kg a seconda della pezzatura con un calo del 37,5% rispetto a un anno fa. Tra i molluschi l’indicazione resta sulla vongola lupino, con prezzi sempre convenienti intorno 3,50 euro/kg. Infine, è particolarmente consigliato il consumo dei cefali, nelle diverse specie: il lotregano ha prezzi all’ingrosso intorno a 1,50 euro/kg (-14,3% rispetto a una settimana fa), il botolo sui 2,00 euro/Kg, il bosega intorno ai 6,00 euro/Kg (-7,7% rispetto a sette giorni fa) e il muggine o volpina, di una qualità maggiore e con cui si produce la bottarga, intorno ai 7,00 euro/kg. Infine, durante la Settimana Santa, non può mancare il lumachino, che presenta prezzi all’ingrosso bassi, intorno ai 7,00 euro/kg.

Tra le carni, l'equilibrio tra domanda e offerta ha mantenuto stabili i prezzi della carne di tacchino che variano da 8,10 a 8,30 euro/kg. Infine, la maggiore stabilità osservata anche per i prezzi dei capi da macello di vitellone, mantiene i prezzi stazionari tra 8,70 e 9,10 €/kg.

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