Assicurazioni agricole valgono 7 miliardi di euro, Agricat è il futuro

Dal 2023 al 2027 ci sono 350 milioni di euro l’anno per le assicurazioni agricole e risarcire gli agricoltori con procedura snella e on line. Il fondo Agricat è grimaldello del cambiamento
Numeri in crescita in Italia per la gestione del rischio in agricoltura nel 2022, con oltre 7 miliardi di valori assicurati e uno sguardo di fiducia nel futuro del settore.
Serve però un cambio di passo per il comparto e il nuovo fondo Agricat di Ismea deve essere il grimaldello del cambiamento. Si tratta di una copertura mutualistica di base, estesa a tutte le aziende agricole percettrici di pagamenti diretti, contro i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale (gelo e brina, siccità, alluvione).
E' quanto è emerso dal XV convegno gestione rischio in agricoltura, organizzato da Cesar, (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale), Asnacodi Italia e in collaborazione con Ismea e Ania ad Assisi.
La gestione del rischio riveste un’importanza strategica per il mondo agricolo come sottolineato da Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste (Masaf), intervenuto via video: "Il tema della gestione del rischio in agricoltura è un tema importante nell’ambito della politica agricola di questo governo, tema centrale soprattutto in un quadro climatico in continua evoluzione che sottopone le nostre produzioni e i nostri allevamenti a rischi sempre crescenti”.
Il presidente di Ismea, Angelo Frascarelli, è intervenuto evidenziando come “con Agricat, la società costituita il 21 luglio 2022, abbiamo attivato una struttura organizzativa snella e le procedure informatiche idonee per consentire agli agricoltori la denuncia dei danni catastrofali. Dal 2023 al 2027 ci sarà una disponibilità di 350 milioni di euro l’anno per risarcire gli agricoltori”
Agricat è il futuro delle assicurazioni agricole
Le novità del Piano di Gestione del Rischio in Agricoltura 2023 (PGRA) sono state presentate da Mauro Serra Bellini, direzione sviluppo rurale Masaf, che ha sottolineato come il nuovo Piano, sottoscritto dal Ministro proprio nelle scorse ore, abbia introdotto una semplificazione delle combinazioni dei rischi assicurabili per le produzioni vegetali, inoltre, è stata innalzata l’aliquota dal 65 al 70% per le polizze indicizzate. Sul fonte dei fondi di mutualità sono state aggiornate le combinazioni di rischi proteggibili, è stata introdotta la preventiva approvazione della modalità di rilevazione del trigger event. Infine, il PGRA ha introdotto la grande novità del Fondo AgriCAT. Camillo Zaccarini Bonelli, nel suo intervento ha illustrato i numeri della campagna 2022 sottolineando come “la campagna assicurativa appena conclusa mostra una crescita dei valori assicurati, con oltre 7 miliardi di euro del comparto colture. In un quadro di progressiva riduzione delle coperture catastrofali – ha aggiunto Zaganelli – il nuovo Fondo AgriCAT assume un ruolo strategico per la stabilizzazione dei redditi di tutte le aziende agricole italiane come confermato anche dagli esiti della sperimentazione 2022”.
Le dinamiche e il funzionamento del Fondo AgriCAT sono state raccontate da Giovanni Razeto, dirigente AgriCAT, che ha evidenziato lo stato di avanzamento dei lavori per rendere completamente operativo il Fondo AgriCAT, tra queste il regolamento e le necessarie attività di interscambio dei dati tra Agea e la neonata società. Razeto ha voluto illustrare in maniera approfondita il nuovo strumento declinato nel PGRA con un apposito capo, spiegando beneficiari, modulazione degli interventi e portando esempi concreti di schemi di funzionamento. Andrea Berti, direttore di Asnacodi Italia ha spiegato che con il Fondo AgriCAT "si apre un nuovo percorso che deve coinvolgere tutti gli attori della nostra filiera per riuscire ad attivare un necessario cambio di approccio, anche attraverso una partnership pubblico-privata. AgriCAT deve essere un motore di cambiamento. Cambio di approccio che Asnacodi Italia sta portando avanti all’interno della galassia dei Condifesa sparsi su tutto il territorio nazionale attraverso numerose azioni di innovazione e trasferimento di conoscenza, per noi strumenti fondamentali al servizio di tutti gli agricoltori, ma non solo".
Umberto Guidoni, co-direttore generale di ANIA, ha sottolineato come “affinché il Fondo AgriCAT abbia un effetto volano sul sistema delle coperture agevolate, come auspicato dalla Commissione europea,è necessario che i diversi strumenti operino in perfetta sinergia. Ad oggi in assenza di un meccanismo di integrazione adeguato permangono ancora molti elementi di incertezza”. Giuseppe Blasi, capo dipartimento, politiche europee ed internazionali dello sviluppo rurale del Masaf dal canto suo ha sottolineato come sia stato necessario un percorso lungo e impegnativo per approvare il PGRA in conferenza Stato-Regioni e quindi arrivare a dare il via al Fondo AgriCAT. “Il primo Paese che ha attivato questo nuovo sistema di gestione del rischio e che viene attenzionato da tutti gli Stati Membri europei”.