Economia 10/01/2020

Il boom del gelato artigianale: vale 16 miliardi di euro

Il boom del gelato artigianale: vale 16 miliardi di euro

Le 108.000 gelaterie presenti in 76 diversi paesi nel mondo hanno migliorato un trend già positivo, con una crescita del 6% nel 2018 rispetto al 2017. Il gelato non conosce confini e piace in ogni dove


Un'eccellenza gastronomica che, solo in Europa, conta 9,5 miliardi di euro di fatturato, 315.000 addetti e oltre 65.000 punti vendita. È il gelato artigianale, unico alimento a cui l’Unione Europea abbia finora dedicato una giornata. In attesa di celebrare l’ottava edizione della Giornata Europea del Gelato Artigianale, in programma il prossimo 24 marzo, il Gelato Day 2020 si presenta a Sigep, il salone mondiale del dolciario artigianale di Italian Exhibition Group, che si terrà al quartiere fieristico riminese dal 18 al 22 gennaio. 

Si stima che le 108.000 le gelaterie presenti in 76 diversi paesi nel mondo abbiano generato un fatturato complessivo di ben 16 miliardi di euro nel 2018, con una crescita del +6% rispetto al 2017, migliorando il trend già positivo degli ultimi anni. Il 60% del giro d’affari è realizzato nel Vecchio Continente, dove si concentrano i principali mercati per presenza di gelaterie e per consumi di gelato artigianale. Dei best performer europei, Spagna e Polonia sono i Paesi che hanno registrato i più alti tassi di crescita – rispettivamente del +4% e del +6% -, con la Polonia che si conferma il mercato più dinamico del momento. Ma è l’Italia che continua a detenere la leadership mondiale sia per numero di punti vendita sia per fatturato, grazie alle 39.000 gelaterie (10.000 specializzate e 29.000 bar e pasticcerie con gelato artigianale) che danno lavoro a circa 150.000 addetti e realizzano un fatturato di 2,8 miliardi di euro, pari a circa il 30% del mercato europeo. Segue la Germania, dove si contano 9.000 gelaterie (di cui 3.300 sono gelaterie pure): di queste, circa la metà (4.500) sono gelaterie di proprietà di italiani, che danno lavoro a oltre 20.000 persone di cui la metà di origine italiana. 

Le gelaterie stagionali sono 2.200 e, se un tempo la stagione andava da marzo ad ottobre, oggi i tempi si sono allungati: una stagione va da 9 a 10 mesi e già da febbraio viene reclutato il personale per tutta la stagione. Importanti anche i numeri delle gelaterie artigianali presenti in Spagna (2.200), Polonia (2.000), Inghilterra (1.100) e Austria (900), a cui seguono Grecia (680) e Francia (450). Per quanto riguarda invece il resto del mondo, esclusa l’Europa, si contano circa 43.000 gelaterie, con in testa mercati quali Argentina, Stati Uniti, Brasile, e si registra una crescente importanza nei mercati del lontano oriente quali Cina, Corea, Malesia e Australia, dove una forte presenza di cittadini di origine italiana ha portato a una grande diffusione del gelato prodotto con metodi artigianali. 

A determinare un successo di così vasta portata è la capacità dimostrata dalla filiera italiana del gelato artigianale nel saper coniugare la tradizione con l’innovazione, la creatività con la tecnica, gli ingredienti di qualità con le attrezzature di ultima generazione. Sempre l’Italia, infatti, è leader mondiale anche nel settore degli ingredienti e dei semilavorati per gelato, in cui operano 65 imprese che generano un fatturato complessivo di 1,8 miliardi di euro, di cui 800 milioni di semilavorati per gelato. Senza contare il rilevante impatto della filiera sugli acquisti di prodotti agroalimentari. Infine, l’Italia è leader mondiale nel settore della produzione delle macchine e delle vetrine per le gelaterie. Si tratta di un sistema industriale che conta 13 imprese di macchinari che controllano quasi il 90% del mercato mondiale con un fatturato di 229 milioni di euro, a cui si aggiungono 11 aziende di vetrine per un fatturato di 252 milioni di euro.

di C. S.