Economia
L'agroalimentare italiano annaspa nel primo semestre dell'anno
09 agosto 2012 | C S
Cala la produzione dell’industria alimentare italiana, in presenza di una domanda interna in evidente difficoltà e di un export che, almeno verso i Paesi comunitari, non garantisce gli stessi ritmi di crescita dello scorso biennio.
È il bilancio sul primo semestre 2012 che Ismea traccia nel suo rapporto “Tendenze” relativo ai diversi settori dell’agroalimentare italiano.
In particolare, spiega l’Istituto, il deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie si sta riflettendo anche sui consumi alimentari, un tempo ritenuti incomprimibili. Secondo le rilevazioni Ismea/GFK-Eurisko , il calo dei volumi è risultato su base annua dello 0,7% nei primi sei mesi del 2012.
Tra i principali comparti, arretrano latte e derivati (-2,6% i volumi di acquisto), ortofrutticoli (-1,2%), prodotti ittici (-2,2%) e vini e spumanti (-1,8%). Tengono i derivati dei cereali e le carni, mentre crescono lievemente le bevande (+0,4%).
Di fronte alla contrazione della domanda interna, l’unico motore resta l’export sostenuto soprattutto dalla domanda extra Ue che, tuttavia, incide per meno di un terzo sul totale delle spedizioni oltre frontiera.
Rispetto al 2011, l’export agroalimentare mostra comunque un minore dinamismo, complice il rallentamento della crescita economica e del commercio mondiale. I dati Istat relativi ai primi cinque mesi del 2012 indicano un incremento in valore del 4,2% su base annua, con la prospettiva, secondo le stime Ismea, di un’ulteriore decelerazione della crescita delle esportazioni nei primi nove mesi del 2012 (+3,9%).
Tra i prodotti più rappresentativi del Made in Italy, avanzano nei primi quattro mesi dell’anno - periodo per il quale è disponibile il dettaglio delle dinamiche settoriali - le esportazioni in valore di vini e spumanti (+6,2% su base annua), preparazioni di ortaggi, legumi e frutta (+9,1%), pasta (+7,6%), formaggi e latticini (+3,9%), prodotti della panetteria, biscotteria e pasticceria ( +11,9%), prodotti dolciari a base di cacao (+15,7%) e salumi (+7,1%). Al contrario si evidenzia un andamento negativo per la frutta fresca a secca (-7,4%), per gli ortaggi freschi ( -4,8%) e per l’olio di oliva ( -2,8%).
I report “Tendenze” sono disponibili sul sito www.ismea.it .
Potrebbero interessarti
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 29 agosto: stabile l’extravergine italiano, continua la crescita dello spagnolo

Si scalda il mercato dell’olio di oliva in Spagna con l’extravergine cresciuto di 10 centesimi in una settimana, a 4,1 euro/kg. Lampante appena oltre i 3,m3 euro/kg. In Italia, intanto, pochi scambi alle quotazioni di 9,4-9,5 euro/kg in attesa della prossima campagna olearia
29 agosto 2025 | 16:30
Economia
Olio extravergine di oliva spagnolo a 4 euro/kg al 25 agosto

Trend ancora più positivo per l’olio lampante a 3,3 euro/kg. Volumi scambiati molto elevati per il periodo, con l’industria olearia spagnola che tenta l’accaparramento in vista della prossima campagna olearia. Olio extravergine di oliva di buona qualità anche oltre i 4,5 euro/kg
25 agosto 2025 | 16:00
Economia
Prezzi dei prodotti alimentari in lieve aumento a luglio

L’incremento degli indici dei prezzi di carni e oli vegetali supera la flessione dei prezzi di cereali, prodotti lattiero-caseari e zucchero
18 agosto 2025 | 15:00
Economia
Le denominazioni di origine agroalimentare in cerca di mercati

Il sistema agroalimentare italiano, che ha toccato la cifra record di 70 miliardi di euro di export, non è in crisi, ma va protetto e rafforzato. 300 milioni di euro sul Fondo di sovranità alimentare e altri strumenti finanziari per valorizzare l'agroalimentare e sostenere le filiere in difficoltà
09 agosto 2025 | 12:00
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva all’8 agosto: fuochi d’artificio di Ferragosto

Mentre il mercato italiano, come da tradizione, rimane invariato ad agosto, in Spagna si sta assistendo a fuochi d’artificio al rialzo per tutte le categorie commerciali, dal lampante all’extravergine d’oliva
09 agosto 2025 | 09:00
Economia
Il fatturato del settore dell'olio di oliva italiano a 5,8 miliardi di euro

Il settore resiste grazie alla struttura diffusa e capillare: 620 mila aziende e oltre 4.240 frantoi attivi. L'Italia si conferma secondo esportatore mondiale, con una quota del 20%, e vanta 42 DOP e 8 IGP in costante espansione
06 agosto 2025 | 16:00