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Calo storico nella produzione mondiale di vino a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli

La produzione mondiale di vino, esclusi succhi e mosti, dovrebbe attestarsi a 246,7 milioni di ettolitri, in calo di oltre l'8% rispetto al 2016, una delle più scarse da diversi decenni. Si arriverà dunque al sostanziale pareggio tra domanda e offerta

27 ottobre 2017 | C. S.

Jean-Marie Aurand, direttore generale dell'OIV, ha presentato i primi dati sulla produzione viticola mondiale del 2017.
La produzione mondiale di vino, esclusi succhi e mosti, dovrebbe attestarsi a 246,7 Mio hl, in calo di oltre l'8% rispetto al 2016, una delle più scarse da diversi decenni. Questo calo è conseguente ai fenomeni climatici che hanno interessato i principali paesi produttori, in particolare in Europa.

Evoluzione della produzione mondiale di vino

Nell'Unione europea (UE) fenomeni meteorologici estremi, dal gelo alla siccità, hanno influenzato significativamente la produzione di vino 2017, che è particolarmente bassa. In effetti le previsioni dei tre principali paesi produttori risultano in netto ribasso rispetto a quelle del 2016. Per il terzo anno consecutivo l'Italia nel 2017 si conferma il 1º produttore mondiale (39,3 Mio hl, -23% rispetto al 2016), seguita dalla Francia (36,7 Mio hl, -19% rispetto al 2016) e dalla Spagna (33,5 Mio hl, -15% rispetto al 2016).



Tale flessione si ripropone anche nei principali paesi dell'UE. La Germania (8,1 Mio hl, -10% rispetto al 2016) e la Grecia (2,5 Mio hl, -10% rispetto al 2016) si inseriscono anch'esse in questa tendenza al ribasso. La Bulgaria (1,1 Mio hl, -2% rispetto al 2016), segna un livello di produzione in linea con il suo potenziale.

Il Portogallo (6,6 Mio hl), la Romania (5,3 Mio hl), l'Ungheria (2,9 Mio hl) e l'Austria (2,4 Mio hl) sono i soli paesi a registrare un aumento rispetto al 2016. Dopo due annate cattive, la Romania ritrova un livello di produzione elevato.

Gli Stati Uniti d'America, con 23,3 Mio hl vinificati (-1% rispetto al 2016), conoscono per il secondo anno consecutivo un livello di produzione elevato. Rimane però un'incognita: la stima indicata per la produzione di vini si basa sulla previsione della produzione di uva dell'USDA, in particolare di quella da vino, che risale ad agosto 2017 e che non tiene conto delle eventuali conseguenze degli incendi avvenuti di recente (ottobre 2017) in California.

In America del Sud le produzioni di vino si mostrano fondamentalmente in crescita rispetto al 2016 e ciò malgrado le temperature piuttosto basse di fine 2016.

L'Argentina riporta nel 2017 una crescita della produzione, con 11,8 Mio hl vinificati (+25% rispetto al 2016), dopo una vendemmia 2016 tra le più scarse degli ultimi anni.
Il Brasile, dopo una produzione 2016 molto scarsa (1,4 Mio hl), ritrova nel 2017 un livello di produzione superiore ai 3,4 Mio hl. In Cile la produzione 2017 si riduce a 9,5 Mio hl, pari a una diminuzione del 6% rispetto a una già scarsa produzione 2016.

Il Sud Africa (10,8 Mio hl) vede il livello di produzione 2017 aumentare leggermente del 2% rispetto al 2016.

In Oceania, la produzione australiana 2017 raggiunge un livello sostenuto di 13,9 Mio hl, pari a un aumento del 6% rispetto al 2016. La produzione è aumentata per il terzo anno consecutivo. In Nuova Zelanda la produzione 2017 segna invece un leggero calo (-9%), ma ciò rispetto a una produzione record nel 2016. Questa si mantiene comunque a un livello elevato (2,9 Mio hl).

Il consumo mondiale di vino

In questo periodo dell'anno ancora non sono disponibili cifre definitive sul consumo di vino, che possiamo solo stimare in una forchetta compresa tra 240,5 e 245,8 Mio hl.

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