Mondo Enoico
Nessun premio di prezzo per i vini biologici di alta qualità
Secondo uno studio dell'Università della California, su più di 400 vini toscani sui mercati statunitense ed italiano, la certificazione biologica non sempre permette di spuntare un premio di prezzo sul mercato. Anzi
28 aprile 2017 | T N
Il vino biologico è un fenomeno in crescita negli ultimi anni ed è stato il vero trend rivelazione del Vinitaly 2017.
Ma per un'azienda vitivinicola conviene fare vino biologico? Non sempre, secondo uno studio dell'Università della Florida.
La ricerca, compiuta su più di 400 vini toscani prodotti dal 2000 al 2008, dei quali un terzo biologici, ha scoperto che il consumatore non sempre è disposto a pagare di più un vino etichettato come organico.
La ricerca ha preso in esame i prezzi delle varie etichette, in diversi canali commerciali, esaminando e mettendo in relazione qualità, certificazione biologica e prezzo.
Al momento, sulla base dell'indagine, solo il 16% dei consumatori è ben disposto a comprare un vino biologico. Ma non sempre questi consumatori sono disponibili a pagare un premio di prezzo.
In particolare su vini di media-bassa qualità, il consumatore è disposto a pagare un plus rispetto al vino convenzionale.
Sui vini di fascia alta e di più elevata qualità, il marchio biologico è invece penalizzante.
Secondo il Prof. Kelly Grogan, che ha supervisionato la ricerca, i risultati possono essere applicati a qualsiasi vino biologico.
La viticoltura biologica è cresciuta in popolarità sin dagli anni 1980, preoccupante per i residui di antiparassitari nel vino.
Bibliografia
Lane A. Abraben, Kelly A. Grogan, Zhifeng Gao, Organic price premium or penalty? A comparative market analysis of organic wines from Tuscany, Food Policy, Volume 69, May 2017, Pages 154-165, ISSN 0306-9192
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