Mondo Enoico

Energia pulita e compost dagli scarti del Prosecco

Occorre una vitivinicoltura sempre più ecosostenibile. L’obiettivo principale è quello di eliminare la consuetudine della bruciatura all’aperto dei residui della potatura, pratica vietata, favorendo un riciclaggio che parta dal vigneto

04 dicembre 2013 | C. S.

Riutilizzare in modo intelligente i residui della potatura e le vinacce trasformandoli da materiali di scarto a elementi utili per la gestione aziendale. E’ a questo doppio obiettivo che mira il progetto PRO.S.E.C.CO. acronimo che sta per PROduzione Sostenibile di Energia da Combustione e di Compost. Si tratta di uno dei più interessanti progetti sperimentali promossi nell’area di Conegliano Valdobbiadene. Finanziata nell’ambito della misura 124 del Piano di Sviluppo Rurale della Regione del Veneto, la ricerca ha visto coinvolti il Dipartimento TESAF dell’Università di Padova, il Consorzio Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e la Cantina Produttori di Valdobbiadene Società Cooperativa. L’obiettivo principale è quello di eliminare la consuetudine della bruciatura all’aperto dei residui della potatura, pratica vietata, favorendo un riciclaggio che parta dal vigneto. I principali esiti riguardano: a) la creazione di modelli di gestione delle biomasse residuali dai processi di gestione del vigneto e di vinificazione attraverso la combustione e il compostaggio, b) la verifica dell’impatto in atmosfera della combustione dei sarmenti e sul terreno dei sarmenti sminuzzati e biosanificati, lasciati nell’interfila dei vigneti; c) la valutazione della Carbon Footprint, ossia dell’ammontare delle emissioni di CO2 conseguenti i modelli di gestione proposti. I risultati hanno confermato che è possibile utilizzare i sarmenti di vite come combustibile per la produzione di energia termica, a condizione che l’impiego avvenga in caldaie di media-alta potenza, che consentono l’economica applicazione di filtri per l’eliminazione delle emissioni di polveri sospese. Un risultato che potrebbe rappresentare in futuro un’opportunità  per la distribuzione di energia termica ed elettrica a strutture come ospedali e scuole.

PRO.S.E.C.CO. ha permesso però anche di valutare una seconda vita per le vinacce. Il compostaggio di queste, in combinazione con i sarmenti, si rivela una tecnica valida ed efficiente per ottenere dell’humus da riutilizzare nei vigneti ed arricchire la dotazione di sostanza organica del suolo. Il processo di compostaggio è una valida soluzione per bio-sanificare i sarmenti dai residui dei fitofarmaci distribuiti nel vigneto e dai patogeni presenti nel legno, soprattutto se il compost viene inoculato con organismi antagonisti. Il materiale ottenuto si è rivelato un ammendante compostato di elevata qualità che soddisfa i criteri richiesti dal Consorzio Italiano Compostatori per l'attribuzione del Marchio di Qualità nonché tutti i parametri della normativa di riferimento. Ha inoltre mostrato un indice di germinazione molto elevato pari al 112% evidenziando non soltanto l’assenza di fitotossicità, ma anche un effetto stimolante sull’attività vegetale. Il compost distribuito in vigneto ha stimolato un maggiore contenuto di clorofilla sia all’allegagione sia all’invaiatura e lo stesso trend si è evidenziato per l’allungamento dei germogli. Inoltre la fertilità del suolo trattato con il compost, valutata mediante la misura di alcune attività enzimatiche (cellulosolisi e proteolisi), ha manifestato un notevole incremento.
L’ultima tecnica oggetto di studio è la triturazione dei sarmenti sul filare e la loro bio-sanificazione
mediante trattamenti con funghi antagonisti. Benché la validazione della tecnica richieda più anni, si possono già apprezzare alcuni risultati quali maggior accrescimento vegetativo e della quantità/qualità produttiva della vite e aumento della diversità fungina nel terreno.
I risultati del progetto, prontamente applicabili, saranno utilizzati per redigere delle buone pratiche di gestione da adottare nel territorio del Conegliano Valdobbiadene, che permetteranno di conciliare sempre di più la viticoltura con la qualità dell’ambiente.

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