Mondo Enoico
La filtrazione ottimale per il vino? Una combinazione di più tecnologie
Ogni tecnica presenta pregi e difetti. Occorre esaminare con cura l'effetto prima di procedere. L'ultrafiltrazione, da sola, può ad esempio portare a un intorbidamento maggiore
01 dicembre 2012 | Ernesto Vania
L'ultrafiltrazione, nota anche con l'acronimo UF, è un processo di filtrazione operato su membrana semipermeabile anisotropica caratterizzata da pori di dimensione dell'ordine di grandezza dei nanometri. La diafiltrazione prevede l'intervento sulle frazioni di retentato a seguito dell'ultrafiltrazione per allontanare proteine altrimenti instabili.
La microfiltrazione è un processo di filtrazione che rimuove le particelle solide da un fluido o da un gas facendolo passare attraverso una membrana microporosa. Tipicamente il diametro dei pori di queste membrane va dai 0,1 ai 10 µm. Si tratta di un processo molto simile a quelli di osmosi inversa, ultrafiltrazione e nanofiltrazione da cui differisce quasi esclusivamente per le dimensioni delle particelle trattenute.
Tutte e tre questi processi possono essere utilizzati sul vino.
In particolare negli ultimi anni si è diffusa la microfiltrazione poiché presenta il vantaggio di ottenere un prodotto biologicamente stabilizzato senza un eccessivo impoverimento del materiale colloidale, indispensabile per la struttura del vino e un'adeguata tenuta della spuma. Con un simile mezzo filtrante la ritenzione delle particelle sospese nel fluido è essenzialmente dovuta all’effetto di setacciamento. Le membrane filtranti sono caratterizzate da elevate efficienze, ma da bassa capacità di ritenzione e sono idonee per trattamenti di finitura.
L'ultrafiltrazione viene applicata al vino come sofisticata tecnica di chiarificazione che permette anche l'eliminazione di batteri, di lieviti e di aggregazioni molecolari come proteine e sospensioni colloidali derivate da coloranti naturali come gli antociani che potrebbero alterare il vino e destabilizzarlo. Neanche questa tecnica, tuttavia, è perfetta potendo incrementare l'intorbidamento.
Una ricerca cilena ha infatti permesso di scoprire che in seguito a ultrafiltrazione (UF) i composti termicamente instabili dei vini Sauvignon bianco sono stati concentrati nelle frazioni di retentato di 10–30 kDa aumentando l’intorbidamento indotto dal calore 8.9 volte, mentre la concentrazione delle specie che stabilizzano l’intorbidamento nelle frazioni di retentato di 100–300 kDa risulta in una riduzione di 5.3 volte dell’intorbidamento indotto dal calore rispetto al vino non filtrato. Le proteine con pesi molecolari di 18, 23, 33, 35, 40 e 60 kDa sono state identificate come le maggiori responsabili nell’indurre l’intorbidamento nel Sauvignon blanc, mentre le proteine di 56, 69 e 72 kDa sono state identificate come termicamente stabili.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
La macerazione carbonica è storia, oggi il vino novello si fa con l'azoto

Rispetto alla tecnica tradizionale, la macerazione con azoto ha infatti favorito un’estrazione più efficiente dei composti fenolici, senza compromettere l’aroma del vino, con anche più sicurezza in cantina
02 luglio 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Percorsi produttivi innovativi e sostenibili per il Nero d’Avola

La ricerca, condotta dall’Università degli Studi di Milano, con il supporto di ISVEA e quattro aziende siciliane, mette in luce nuove strategie per la produzione di vino Nero d’Avola con specifici focus su biodiversità e sulla riduzione del grado alcolico
01 luglio 2025 | 13:00
Mondo Enoico
Il Portogallo vitivinicolo visto dagli enologi italiani: esperienze tecniche a confronto.

Caratteristica del vino Porto, sta nella tecnica e che si produce attraverso un processo unico che include la fermentazione incompleta del mosto, interrotta dall'aggiunta di acquavite, e un successivo periodo d’invecchiamento in botti di legno o serbatoi
25 giugno 2025 | 11:00 | Giacomo Alberto Manzo
Mondo Enoico
Modelli previsionali a servizio dei viticoltori toscani

Disponibili modelli che vanno dalla stima della fenologia della vite al calcolo di indici di maturazione, dalla stima del rischio di infezioni oidiche o di muffa grigia, a quella della fenologia della tignoletta della vite
19 giugno 2025 | 16:00 | Angelo Bo, Diego Guidotti, Iride Volpi, Massimo Gragnani
Mondo Enoico
46,6 milioni di ettolitri di vino nelle cantine italiane

Nel solo Veneto è presente il 26,1% del vino nazionale. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,4% del totale delle giacenze di vini, prevalmentemente rossi, a indicazione geografica
17 giugno 2025 | 16:00
Mondo Enoico
Estati calde e inverni piovosi producono le migliori annate di vino

Il vino di qualità superiore è prodotto in anni con temperature più calde, precipitazioni invernali più elevate e stagioni di crescita più brevi, condizioni che i cambiamenti climatici dovrebbero rendere più frequenti
16 giugno 2025 | 14:00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati