Mondo Enoico
Vendemmia sotto torchio per il mondo vitivinicolo
Sequestri per diversi milioni di euro e indagini che hanno toccato da vicino anche gli organi ispettivi. Il Mipaaf detta la linea dura contro le contraffazioni e le frodi: “necessario tenere alta la guardia”
24 novembre 2012 | Ernesto Vania
Sequestri a Roma, in Sicilia e in Puglia per più di 4 milioni di euro. Il tutto nel volgere di una settimana.
Particolarmente impegnati in verifiche e controlli gli organi dell'Ispettorato Repressione Frodi e il Nucleo Antifrodi dei Carabinieri nelle cantine da Nord a Sud.
“Oggi diventa sempre più importante fornire a produttori e consumatori una corretta informazione - ha dichiarato Biagio Morana, responsabile Icqrf di Verona durante il convegno “Vino e Diritto” - per creare prodotti unici e di alta qualità. Un corretto utilizzo delle norme è una garanzia e un valore aggiunto per tutti e una vetrina importantissima sul mercato internazionale”.
Ma quante sono le irregolarità riscontrate? Nel veronese sarebbero pari al 15% dei controlli, trattandosi soprattutto di problemi amministrativi. “Ci sono molti prodotti Igt che non corrispondono esattamente ai requisiti normativi” ha dichiarato Morana.
Non si tratta comunque sempre di questioni di poco conto.
Nel corso del controllo effettuato presso uno stabilimento enologico in provincia di Roma, all’interno di serbatoi metallici, sono state rinvenute alcune migliaia di ettolitri di prodotti vinosi bianchi in attiva fermentazione non giustificati dalla documentazione di cantina, e quindi detenuti “in nero”. Pertanto, si è proceduto al sequestro dei citati prodotti per un totale di circa 450.000 litri, per un valore stimato di oltre 300.000 Euro. Inoltre, i prodotti rinvenuti, non compatibili con le date di introduzione delle uve in cantina, sono stati campionati al fine di determinarne eventuali irregolarità nella composizione, per le successive analisi presso i Laboratori dell’Ispettorato.
Pochi giorni dopo un'ulteriore comunicazione del Ministero informa che nel corso dell’azione svolta in Sicilia, sono stati sequestrati oltre 1.150.000 kg di succhi d’uva concentrati bianchi e rossi, illecitamente detenuti presso uno stabilimento che effettua la vinificazione sito in provincia di Trapani, nonché 170.000 kg di mosto concentrato biologico non giustificato dalla documentazione contabile, per un valore complessivo di oltre 2.900.000 euro.
Un’altra operazione, svolta in Puglia congiuntamente con il Nucleo Antifrodi Carabinieri di Salerno, ha portato a due sequestri di prodotti vitivinicoli detenuti in “nero” per un valore complessivo di 865.000 euro: uno di oltre 1.317.000 litri di mosti di uve da vino, l’altro relativo a complessivi 300.000 litri di vino, quest’ultimo campionato per successive verifiche di laboratorio da parte dell’Ispettorato.
“Continua con successo nel pieno della campagna vendemmiale l’azione dell’Ispettorato Repressione Frodi (ICQRF) e dei Carabinieri dei Nac volta a prevenire e contrastare le frodi nel settore vitivinicolo, con risultati importanti per la tutela dei consumatori e degli operatori. Anche gli ultimi ingenti sequestri, infatti, testimoniano l’efficacia del sistema dei controlli e della cooperazione tra gli Organismi di controllo. È un’assoluta priorità di questo Governo contrastare ogni forma di illegalità e, in questo caso specifico, salvaguardare un prodotto d’eccellenza come il vino, garantendo la leale concorrenza sul mercato” ha dichiarato il Ministro Catania.
I peccati del sistema vitivinicolo non si nascondono solo in cantina. Secondo quanto riportato dal quotidiano i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, infatti, la procura di Treviso avrebbe proceduto all'arresto di un funzionario dell'Icqrf dell'ufficio di Susegana accusato di concussione ai danni di tre produttori di Valdobbiadene. La stessa procura, a mezzo dei media locali, avrebbe richiesto la collaborazione delle aziende vitivinicole locali per rafforzare il quadro accusatorio. Secondo l'accusa era nota l'abitudine dell'indagato di chiedere regalie agli imprenditori controllati e di farsi pagare perfino il pieno della sua Range Rover.
Romano Satolli
24 novembre 2012 ore 12:41Siamo stufi di leggere, nei comunicati stampa delle forze dell'ordine, del valore dei prodotti sequestrati!. Cosa importa al consumatore? E' lo stesso vizietto del valore dei sequestri di droga. Credo che per la droga, sia un incentivo per comunicare a potenziali spacciatori, quanto si possa guadagnare immettendo sul mercato anche pochi grammi di stupefcenti.
E poi, sostituire i litri con gli ettolitri, che non servono altro che a dare un maggior peso ai sequestri. Se l'Ue ha abolito i quintali, l'ettolitro, pari a 100 litri, si può usare. Ed infine: per non coinvolgere tutto un settore produttivo per colpa di qualche mascalzone, perchè non ciinformano dopo che c'è il rinvio a giudizio indicando cosi anche nome e cognome dei frodatori?