Mondo Enoico

Acidificare il vino attraverso elettromembrana

Soluzione tecnica adottata già dal 3% dell'enologia mondiale, è divenuta possibile anche in Europa grazie a un nuovo regolamento comunitario introdotto poche settimane fa

12 marzo 2011 | Ernesto Vania

Col regolamento CE 53/2011 del 22 gennaio 2001 la Commissione Europea ha autorizzato l’acidificazione dei vini attraverso il trattamento con elettromembrana.

Nella metà degli anni 1990, in stretta collaborazione con l'Istituto nazionale di ricerca agronomica francese (Inra), Eurodia si avvicinò al mondo del vino per proporre una soluzione innovativa e efficiente che non richieda additivi per stabilizzare i pH dei vini.

Rispetto alla tecnica tradizionale di stabilizzazione a freddo, la tecnologia sviluppata e brevettata congiuntamente da Inra e Eurodia è già utilizzato per "stabilizzare" il 3% della produzione mondiale di vino.
Una quota di mercato che potrebbe cambiare in fretta grazie al nuovo regolamento Ue.

Questa tecnologia permette di correggere l’eccesso di potassio, principale responsabile del pH elevato, attraverso l’elettrodialisi con membrana bipolare, procedimento utilizzato già da diversi anni per la stabilizzazione tartarica dei vini.

Attraverso un campo elettrico, gli ioni K+ sono estratti dal mosto del vino. E’ così possibile controllare la quantità di ioni estraibili, riducendo pertanto il pH fino al livello desiderato.