Mondo Enoico

Odore di tappo: prevenire è meglio che curare

Ogni anno nel mondo si buttano sei milioni di bottiglie di vino: uno spreco che oggi è possibile evitare grazie a una semplice analisi

05 febbraio 2011 | Graziano Alderighi

In tutto il mondo si producono – dato da prendere con beneficio di inventario – circa 270 milioni di ettolitri di vino (per amor di cronaca, la metà proviene dai vigneti e dalle cantine dei tre paesi principali produttori, che sono nell'ordine Italia, Francia e Spagna). Immaginiamo – perché è difficile trovare dati certi – che di questa massa enorme (tradotta in porzioni da 100 cc sono 270 miliardi di calici...) la metà venga messa in bottiglia. Dimentichiamo tutto ciò che viene venduto sfuso, o in contenitori alternativi (brik, tetrapak) e concentriamoci sulle bottiglie: sono poco meno di due miliardi...

Una parte consistente andrà sul mercato con il tappo a corona, un'altra parte con il tappo a vite (poco diffuso in Italia, ma in molti paesi viene usato anche per vini di qualità), un'altra parte ancora con i cosiddetti tappi alternativi... Non è facile fare una stima, ma non siamo lontani dalla verità se pensiamo che ogni anno, nel mondo, 500-600 milioni di bottiglie di vino vengono chiuse con il tappo in sughero. Un dato impressionante... Ma c'è un dato che per gli appassionati del vino, per i wine lovers (e ancor di più per i professionisti del vino, produttori e coloro che lo stappano al ristorante o in enoteca) è ancor più impressionante. Se soltanto l'un per cento delle bottiglie presenta il famigerato odore di tappo (ma ci sono ristoratori che giurano di trovarne molte di più), vuol dire che ogni anno finisce nelle fogne il contenuto di 5/6 milioni di bottiglie. Quasi sempre, vino pregiato; spesso, vino conservato in cantina per molti anni, con i conseguenti costi finanziari...

L'odore di tappo (più tecnicamente si chiama “difetto di tappo-muffa”) è probabilmente il nemico numero uno del vino. Un nemico che da una ventina d'anni è stato identificato – è una molecola denominata 2,4,6 Tricloroanisolo, in breve TCA – ma non per questo è meno temibile.

L'Italia è all'avanguardia a livello mondiale nella “caccia” a questo nemico. Merito di una eccellenza veneta, il Laboratorio Polo, che è stato il primo in Europa (fin dal 2004) a mettere a punto e accreditare il metodo per determinare la presenza del TCA e dei suoi “complici”, ovvero gli altri metaboliti (TBA, Geosmina tra i primi) che possono causare l’odore di tappo. Sostanze la cui presenza a livello infinitesimale (parti per trilione) può inquinare intere partite di tappi.

Il laboratorio Polo, oltre ai metodi analitici, ha messo a punto tecniche di campionamento e di prelievo che, se correttamente osservate permettono di evitare veri e propri disastri. Dal 2004 al 2010, le analisi effettuate dal Laboratorio Polo per un centinaio di clienti (sugherifici e aziende vinicole, da ogni parte d'Italia e dalla Francia) hanno “coperto” oltre 100 milioni di tappi di sughero.

“Con i produttori di tappi in sughero – commenta Maurizio Polo – è nato un rapporto di fiducia e collaborazione. Sanno che con le partite idonee non rischiano incidenti, che quando riguardano vini di pregio diventano veri e propri drammi. Mentre per le partite che noi giudichiamo non idonee, o parzialmente idonee, possono agire con tempestività, intervenendo per eliminare il difetto... e, dove non è possibile, eliminando il tappo”. Un'attività, quella di Pololab, preziosa ma che per motivi di riservatezza non può venire troppo pubblicizzata. “Qualche piccola soddisfazione però me la posso togliere - sorride Maurizio Polo - facciamo dormire sonni tranquilli ad aziende italiane prestigiose come Tenuta Sant'Antonio di Verona, Pieropan di Soave, Pravis di Lasino (Tn), Primo Franco di Valdobbiadene, “A casa” di Avellino... e a qualche prestigioso “chateau” di Francia che ci dà fiducia ma chiede discrezione”.

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

Dal mal dell'esca a peronospora e oidio: le nuove prospettive di cura per la vite

Il mal dell’esca, una malattia che degrada il legno delle piante, rappresenta una crescente minaccia a livello globale. Al Centro di Sperimentazione Laimburg si studiano varie strategie per arginarne la diffusione, tra cui tecniche di potatura preventive e interventi mirati

18 settembre 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Una vendemmia in crescita ma in linea con gli ultimi anni

Stando alle stime elaborate, la produzione dovrebbe registrare un incremento dell’8% rispetto alla scorsa campagna, riportando i volumi in linea con la media degli ultimi anni dopo due annate particolarmente scarse

10 settembre 2025 | 17:30

Mondo Enoico

L'influenza della applicazione di biochar fogliare sulla fisiologia della vite

L’applicazione fogliare del biochar può essere una strategia efficace e sostenibile per migliorare la produttività del vigneto ma solo ad alte dosi. Attenzione all'antagonismo del potassio-magnesio per la vite

10 settembre 2025 | 14:00

Mondo Enoico

Al 31 luglio presenti poco meno di 40 milioni di ettolitri di vino nelle cantine

Rispetto al 31 luglio 2024, si osserva un valore delle giacenze superiore per i vini. Il 56,3% del vino detenuto è a DOP, con prevalenza di vini rossi. Il 57,9% del vino in Italia è detenuto nelle regioni del Nord

27 agosto 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Focus sul rame in viticoltura: problematiche e prospettive

Un approfondimento sul rame che, insieme allo zolfo, rimane il principale prodotto per la difesa della vite bio e una panoramica sulla viticoltura e il vino biologico a livello europeo

08 agosto 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Il successo oltreconfine per le bollicine spinge il vino italiano

Nel 2024 si è bevuto meno, secondo l'Area Studi di Mediobanca, soprattutto fuori casa con il crollo delle vendite nell’Ho.Re.Ca. e soprattutto in enoteche e wine bar. Imprese familiari alla prova del passaggio generazionale 

07 agosto 2025 | 09:00