L'arca olearia
Un nuovo metodo per rilevare la lebbra dell'olivo in campo prima che si manifestino i sintomi
Se applicato in operazioni di post-raccolta, potrebbe garantire un ragionevole e accurato controllo dell'antracnosi delle olive per salvaguardare la qualità e il valore commerciale dell'oliva e dell'olio d'oliva
17 dicembre 2021 | Antonio Fazari
L'antracnosi dell'olivo è conosciuta come un'epidemia dal 1898 quando fu descritta in Portogallo da Almeida (1899) e chiamata "gaffa". Attualmente è conosciuta come "lebbra" in Italia e come "aceituna jabonosa" in Spagna, dove il termine "repilos" è comunemente usato per indicare collettivamente antracnosi, occhio di pavone e cercosporiosi.
L'antracnosi è una delle principali malattie che colpiscono la produzione di olive prima e dopo il raccolto, causando gravi danni e perdite economiche.
Uno dei problemi principali è quello di rilevare precocemente la malattia, dando all'olivicoltore il tempo di intervenire, prima che progredisca troppo, portando a un declassamento della qualità.
Insieme a un team dell'Università di Reggio Calabria e dell'Istituto Valenciano de Investigaciones Agrarias (IVIA) ho voluto verificare la possibilità di rilevare questa malattia nelle fasi iniziali, utilizzando immagini iperspettrali e tecniche di modellazione avanzate di Deep Learning (DL) e reti neurali convoluzionali (CNN).
Al giorno d'oggi, proprio il machine learning, applicato in sinergia con una rete neurale convoluzionale, sta rapidamente crescendo per necessità di gestire un'enorme quantità di informazioni generate dalla computer vision.
Ai fini sperimentali, le olive sono state inoculate artificialmente con il fungo.
Le immagini iperspettrali (450-1050 nm) di ogni oliva sono state acquisite fino all'osservazione dei sintomi visivi della malattia, in alcuni casi fino a 9 giorni.
Le olive sono state classificate in due classi: controllo, inoculate con acqua, e funghi composti da olive inoculate con il fungo.
L'architettura ResNet101 è stata scelta e adattata per elaborare immagini iperspettrali a 61 bande con solo due classi.
Il metodo ha portato a buoni risultati di accuratezza (91,8%), sensibilità (96,88%), e specificità inferiore ma ancora ragionevole (73,08%) a causa di falsi negativi nei i primi giorni dopo l'inoculazione.
Dal giorno 5 dopo l'inoculazione, accuratezza, sensibilità e specificità hanno raggiunto il 100%, quando i danni sulla buccia delle olive erano ancora minori e avevano un aspetto visivo di una piccola macchia.

L'analisi proposta è quindi stata testata con successo. Se applicata in operazioni di post-raccolta, potrebbe garantire un ragionevole e accurato controllo dell'antracnosi delle olive per salvaguardare la qualità e il valore commerciale dell'oliva e dell'olio d'oliva.
Bibliografia
Antonio Fazari et al, Application of deep convolutional neural networks for the detection of anthracnose in olives using VIS/NIR hyperspectral images, Computers and Electronics in Agriculture 187 (2021) 106252
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
La raccolta delle olive con scuotitore: i problemi per il basso peso del frutto e l’alta resistenza al distacco
Alcune varietà di olivo si prestano meglio di altre alla raccolta meccanica. Per olive con una forza di distacco elevata e un peso ridotto dei frutti può essere necessario un secondo modulo di vibrazione per aumentare l’efficienza
19 novembre 2025 | 09:00
L'arca olearia
Olio di oliva in frigorifero per scoprire se è extravergine: la fake news da sfatare
I test a casa per scoprire se davvero l'olio è extravergine, per esempio mettendo in frigorifero per vedere se "congela", appartengono ai falsi miti che è bene sfatare. Ecco la spiegazione tecnico scientifica
18 novembre 2025 | 13:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
Senza potassio è inutile concimare l’olivo con azoto: l’influenza su crescita e produzione
La percezione che un aumento di azoto comporti un aumento della produzione porta a un'applicazione eccessiva di fertilizzanti azotati. Il potassio può invece presentare problemi di carenza per diversi problemi che ne impediscono l'assorbimento da parte dell’olivo
18 novembre 2025 | 09:00
L'arca olearia
Le molecole chiave che danno il sentore di muffa e riscaldo-morchia all'olio di oliva
Entrambi i difetti sensoriali potrebbero essere discriminati con successo dagli oli extravergini di oliva per mezzo di un'analisi molecolare. Ecco la correlazione tra la concentrazioni di due composti volatili e le intensità dei difetti
17 novembre 2025 | 13:00
L'arca olearia
Aumentare l’efficienza di estrazione in frantoio e la resa in olio: trucchi e segreti
La resa in olio al frantoio dipende dall’efficienza di estrazione che può variare dal 78 al 91% a seconda delle regolazioni delle macchine. Ecco quali sono i fattori che possono più incidere sula resa e come intervenire
17 novembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Effetti della gestione del terreno sul deflusso, erosione e proprietà del suolo in oliveto
Un confronto tra tre sistemi di gestione del suolo in ragione dei tassi di precipitazioni, deflusso e perdita del suolo in un oliveto. Il risultato peggiore si ha con l'uso intensivo di erbicidi per lasciare il suolo nudo
16 novembre 2025 | 12:00