L'arca olearia

L'efficacia della concimazione fogliare dipende anche dalla varietà

L'efficacia è differente in ragione della varietà. Scarsi risultati sulla percentuale di allegagione per la Dolce di Rossano, buoni per la Carolea. Riscontrato un aumento del contenuto in olio delle olive sulle piante trattate

09 giugno 2015 | Pietro Toscano

Dal Cra-Oli di Rende sono stati sottoposti a prova i prodotti Nutroliva boro (PON: 10:33:21+1,8B+FV), e Nutroliva Top (SON: 8:16:40+FV), addizionati del coadiuvante FertiVant(FV), che impedisce sia il dilavamento del prodotto che l'evaporazione del solvente.

Entrambi i prodotti somministrati singolarmente, hanno ridotto la cascola in tutte le cultivar, anche se con diversa intensità; sulla carolea il trattamento in prefioritura ha sensibilmente incrementato l'allegagione rispetto al controllo (+37,4 %) dimostrandosi efficace anche nelle annate di “carica”; così come anche nella Cassanese e nella Dolce di Rossano irrigua, anche se con minore intensità (+16,8; +14,7%).

Nessun effetto è stato invece rilevato, per questo parametro, su Dolce di Rossano in asciutto, mentre un lieve ancorchè non significativo decremento si è ottenuto in entrambe le Nocellara (-11; -10,7 %).

Correlando i valori dei contenuti in olio nelle drupe con le rispettive produzioni, è stato valutata la quantità di olio in funzione dei diversi trattamenti. L'analisi dei dati mostra un generale miglioramento di questo parametro in tutte le tesi e le cultivar considerate, con i migliori risultati, in percentuale, ottenuti per il PON nella Carolea di circa 15 anni allevata in asciutto (+21,2%) e Dolce di Rossano, coetanea, sempre in asciutto (+20,7%).

La somministrazione di entrambi i prodotti è risultata efficace anche nella stessa Dolce di Rossano in asciutto, che è risultata la più ricettiva, tra le cultivar considerate, alla doppia applicazione; per le rimanenti tesi e cultivar, gli incrementi si sono attestati intorno al 10%, sempre in confronto ai rispettivi controlli non concimati.

I risultati ottenuti, per quanto limitati ad alcune ancorché significative cultivar, confermano la somministrazione dei nutrienti per via fogliare come tecnica colturale ad elevata efficienza agronomica ed a basso impatto ambientale. I prodotti utilizzati, quantunque con differente intensità in rapporto alle cultivar testate, hanno inoltre manifestato anche un positivo rapporto costi/benefici, essendosi ottenuti incrementi di olio prodotto ad ettaro compresi tra i 30 e 53 litri rispetto al controllo, che ripagano con ampio margine il costo dei concimi.

In più razionali contesti di specifici piani di concimazione a lungo termine, comprensivi di un’adeguata gestione della fertilità organica del suolo, tali risultati sottendono ulteriori incrementi produttivi, anche in ragione di più ampie e coerenti logiche di sviluppo della sostenibilità economica ed ambientale dell’olivicoltura specializzata da reddito.

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