Energia verde

Conti energetici e PNRR per gli agricoltori italiani

Conti energetici e PNRR per gli agricoltori italiani

Tempi di erogazione degli incentivi differenziati in base a contributo e potenza: per importi fino a 5 mila euro entro un anno. Per impianti sotto i 35 KW, entro due anni, oltre i 35 KW in cinque anni

29 aprile 2022 | Marcello Ortenzi

Fieragricola 2022 ha visto molti convegni relativi ai problemi attuali degli agricoltori e i costi energetici lievitati sono stati affrontati da un evento di QualEnergia "Tecnologie, incentivi e opportunità per efficientamento energetico e rinnovabili nelle imprese agricole". Un’ argomento specifico è stato il Conto Termico, strumento incentivante ancora troppo poco sfruttato. Ci sono 700 milioni di euro annui a disposizione ma ne vengono utilizzati solo il 33%, in media. Si tratta di un incentivo strutturale gestito dal Gestore dei Servizi Energetici, per interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili. L’intervento si attiva con la richiesta al Gse ottenuta questa è erogata direttamente in conto corrente. Gli edifici interessati devono essere dotati di climatizzazione invernale, può accedere qualsiasi edificio di qualsiasi categoria catastale. Il tetto massimo di incentivo è il 65% delle spese sostenute e l'importo si calcola in base a dei parametri predisposti. Gli operatori agricoli possono essere finanziati per vari interventi: sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale esistente con generatori a biomasse, pompe di calore e sistemi ibridi, oppure una pompa di calore insieme a una caldaia a gas, sistemi già integrati alla fabbrica. L'incentivo è possibile solo per impianti fino a 2 megawatt. Incentivati anche impianti solari termici di nuova installazione fino a un massimo di 2.500 metri quadrati di superficie e la sostituzione di scaldacqua elettrico con quello a pompa di calore. L’installazione di caldaie, stufe e termocamini a legna, pellet e cippato, le aziende agricole possono installare anche da zero, senza bisogno di sostituire il precedente impianto di climatizzazione invernale, ma l'installazione deve corrispondere a reali bisogni termici per integrare l'impianto già esistente. In caso di necessità di riscaldare le serre, in questo caso di calore di processo, che serve quindi per motivi produttivi e che, vista la situazione che si è creata con l'aumento delle bollette, potrebbe essere occasione utile per molte aziende.

I tempi di erogazione degli incentivi vedono: per importi fino a 5mila euro, l'incentivo arriva entro un anno, tramite bonifico. Per impianti sotto i 35 KW, i soldi arrivano entro due anni, oltre i 35 KW arrivano in cinque anni.

 Sono state discusse anche le opportunità date dal PNRR sull'obiettivo di incentivare l'installazione di pannelli a energia solare sui tetti degli edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Ci sono a disposizione 1,5 miliardi per 430 MW da installare, congiuntamente però a interventi di rimozione amianto e coibentazione e dell'aerazione. Si tratta della misura M2C1 "Economia circolare e agricoltura sostenibile". 

I progetti, dopo l’autorizzazione della Commissione Ue, potranno essere presentati da maggio, giugno in avanti, con sei mesi di tempo. Poi le domande andranno analizzate e gestite. Per sfruttare l'opportunità è stato consigliato di studiare subito gli interventi sui capannoni in modo da essere veloci a presentare i progetti. Gli interventi ammessi a contributo sono l'acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici ma solo se unitamente ad altre migliorie: rimozione e smaltimento dell'amianto dai tetti, isolamento termico dei tetti, realizzazione di un sistema di aerazione. La spesa massima ammissibile è pari a 250mila euro a beneficiario, Iva esclusa; la potenza massima ammessa è pari a 300 kWp (Kilowatt Picco); gli impianti fotovoltaici devono essere di almeno 10 kWp; la spesa specifica massima ammissibile, riferita agli interventi riconosciuti, è pari a 1.500 euro per kWp. L'incentivo è in conto capitale e arriva fino al 65% della spesa massima ammessa, con un incremento del 25% per l'imprenditoria giovanile.