Energia verde 25/02/2022

Biometano e fotovoltaico per risolvere i problemi energetici dell'Italia

Biometano e fotovoltaico per risolvere i problemi energetici dell'Italia

Con lo sviluppo del Biometano agricolo “Made in Italy” si può immettere in rete 6,5 miliardi di metri cubi di gas pulito, il 10% del fabbisogno nazionale. La produzione da fotolvaico sui tetti agricoli può arrivare a 287.400 Gwh di energia solare


Oggi l’Italia ha due emergenze che non vedono ancora una soluzione definitiva: da una parte produce ogni anno rifiuti urbani per circa 30 milioni di tonnellate e di queste ben 6,3 milioni di tonnellate finiscono direttamente in discarica (gli fanno compagnia 11,2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali). Poi abbiamo l’aumento continuo del prezzo del gas.

I gasdotti che arrivano in Italia attraversano almeno tre Stati e ogni volta il prezzo sale. 

Il prezzo di importazione è passato da 28 centesimi a metro cubo del primo trimestre 2021 a 96 centesimi di inizio 2022, con riflessi pesantissimi per le bollette delle famiglie, per le imprese e per il bilancio pubblico che accumula nuovo deficit per gli interventi di sostegno. Ma esiste un’opportunità, quella di sfruttare il primo problema per alleviare il secondo: trasformare i rifiuti in energia producendo elettricità, biometano o idrogeno. Con il vantaggio ulteriore di ridurre la quantità di scarti urbani che finiscono inerti nelle discariche, spingendole verso l’estinzione.

Con lo sviluppo del Biometano agricolo “Made in Italy” si può immettere in rete 6,5 miliardi di metri cubi di gas pulito e da qui al 2030 arrivare a produrre il 10% del fabbisogno nazionale di metano. Coldiretti ha analizzato il problema recentemente. Con i rincari di elettricità e gas la promozione di rete energetiche alternative rappresenterebbe un contributo determinante alla transizione green ma anche utile a contenere l’aumento delle spere familiari.

Lo stesso incremento del fotovoltaico agricolo e eco sostenibile per il quale sono previsti 1,5 miliardi di euro di fondi nell’ambito del PNRR. Utilizzando i tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili e laboratori di trasformazione sarebbe possibile recuperare una superficie utile allo scopo di 155 milioni di metri quadri di pannelli con la produzione dei 287.400 Gwh di energia solare.

Per Coldiretti è importante cogliere le opportunità dell’economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico “intelligente” che non consuma suolo fertile e una rete efficiente per il biometano. Importante anche svincolare l’uso del digestato come fertilizzante da alcuni ostacoli burocratici per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere.

di Marcello Ortenzi