Energia verde 23/10/2020

Energia “verde” da scarti agricoli: dal bieticolo innovazioni energetiche per il futuro

Energia “verde” da scarti agricoli: dal bieticolo innovazioni energetiche per il futuro

L’agricoltura svolge un ruolo determinante nei paradigmi delle bioenergie, nella produzione di energia elettrica da biogas e di carburante verde per la mobilità di nuova generazione da impianti a biometano


Tra le iniziative di economia circolare si sta evidenziando in Emilia Romagna la produzione di energia ‘verde’ da scarti agricoli. Si tratta, in particolare, d’impianti biogas e biocarburante per la mobilità di nuova generazione con potenza elettrica fino a 300 kW, ottenuti da sottoprodotti agricoli e reflui zootecnici e sviluppati dalla Confederazione generale bieticoltori italiani. La coltivazione delle barbabietole per fare biogas e biometano rappresenta una scelta innovativa per ampliare la rotazione agronomica e interrompere la monocoltura a cereali per 1600 impianti di biogas presenti in Italia alimentati prevalentemente a insilati.

Tutto il centro e l'Italia settentrionale sono interessati dall’attività bieticola indirizzata all’energia rinnovabile. Un recente incontro a Bologna tra l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, e i presidenti Cgbi, Giangiacomo Bonaldi e Confagricoltura Emilia-Romagna, Marcello Bonvicini ha sviluppato l’argomento che è importante nella regione.

L’assessore ha puntualizzato che “le proposte delle associazioni vanno nella direzione dell’economia circolare e dell’impiego di sottoprodotti in grado di produrre energia, entrambe direttrici strategiche per la Regione Emilia-Romagna. Il settore bieticolo saccarifero è inoltre importante per la rotazione colturale e la produzione dello zucchero, settore, quest’ultimo, che il nostro Paese deve provare a sostenere. La filiera rientra tra i finanziamenti regionali del Programma di sviluppo rurale, anche attraverso un premio accoppiato che riconosce efficaci contributi a ettaro, e potrebbe avere significativi sviluppi nel nostro territorio. Potrebbe promuovere l’integrazione del reddito di una fetta importante di imprese agricole del nostro territorio, anche di piccole dimensioni. Occorre quindi continuare con gli investimenti in questo settore”.

La barbabietola inserita nel processo di digestione anaerobica offre anche il vantaggio di aumentare la velocità fermentativa della bietola utilizzando una quantità ottimale quale 25 – 30 % della razione. Si migliora pure la fuoriuscita del biogas dal liquido fermentativo.

L’agricoltura svolge un ruolo determinante nei paradigmi delle bioenergie, nella produzione di energia elettrica da biogas e di carburante verde per la mobilità di nuova generazione da impianti a biometano. La Confederazione bieticoltori ha intrapreso la tutela degli interessi degli agricoltori accompagnandoli nel percorso di transizione verso la sostenibilità economica delle produzioni e la green economy. La Confederazione affianca più di cinque mila imprese agricole nel percorso di crescita all’interno di efficienti filiere agroalimentari e agroenergetiche (biomasse, biogas e biometano). Da dieci anni valorizza il sottoprodotto della barbabietola da zucchero a fini energetici, riconoscendo all’associato un’integrazione di reddito fino a 5 euro a tonnellata sul prezzo industriale, che va ad alimentare i diciotto impianti biogas aderenti al gruppo.

di Marcello Ortenzi