Energia verde 07/06/2019

Capraia diventa isola modello per la sostenibilità e l'economia circolare

Capraia diventa isola modello per la sostenibilità e l'economia circolare

Si cercano idee innovative e anche geniali per temi determinanti come l’acqua, l’energia, l’agricoltura e l’inquinamento. Dai pannelli fotovoltaici che renderebbero l'isola quasi autosufficiente fino alla pulizia dell’acqua del porto da plastiche e microplastiche


Terzo appuntamento sull’isola per gli appassionati di economia circolare, dal 16 al 18 maggio, per verificare l’avanzamento delle idee-progetto dei precedenti incontri e stabilirne di nuove.

I lavori si sono concentrati su quattro grandi temi: l’acqua, l’energia, l’agricoltura e l’inquinamento che, se realizzati, potrebbero trasformare l’isola come modello per le altre del Mediterraneo. Presenti, tra gli altri, Chimica Verde Bionet, Legambiente, CNR, Università di Firenze, Itabia, Federunacoma, ecc.

Il sindaco di Capraia, Marida Bessi, ha rivendicato in apertura dei lavori che l’isola é attenta da sempre all’innovazione, cerando di migliorare l’eliminazione dei rifiuti, nell’uso dei dissalatori per liberarsi dalla dipendenza dell’acqua potabile, per avere energia con motori a biodiesel. Oggi i cittadini hanno bisogno una gestione migliore delle attività e affrontare le criticità con un approccio smart.

Esiste già un finanziamento della Whirlpool, per ricevere una speciale attrezzatura (“Seabin” della LifeGate), per la pulizia, 24 ore al giorno, dell’acqua del porto da plastiche e microplastiche.

Un progetto dell’Università di Firenze tende a ripristinare i vecchi muretti a secco nelle due aziende agricole dell’isola, abbandonati da tempo, per assecondare l’aggiornamento innovativo delle aziende.

Ma si è parlato anche di biochar, compost, teli pacciamanti, sovesci, fertilizzazioni organiche, di prodotti da tecnologie afferenti la Chimica Verde.

Per migliorare l’autonomia idrica si sono avviate idee per ripristino e implementazione dei sistemi di captazione e accumulo delle acque piovane (canali, vasconi, cisterne), riducendo il ricorso alla desalinizzazione, molto costosa.

Wolman, società di produzione di pannelli fotovoltaici, propone al comune di Capraia di individuare un terreno delle dimensioni di un campo di calcio per installare pannelli che darebbero all’isola almeno il 90% di autonomia energetica.

Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, ha lanciato dall’isola la campagna nazionale, ideata con Chimica verde Bionet, per la sottoscrizione di un vademecum per la riduzione dell’uso di plastica. La bozza del documento indica una consultazione con la cittadinanza per poi il Comune potrebbe incrementare la riduzione dell’utilizzo dell’usa e getta e della produzione di rifiuti in plastica attraverso l’emanazione di delibere che regolamentano la messa al bando del monouso.

Potrebbe esserci anche un premio per i cittadini che s’impegnano a ridurre la quantità di rifiuti prodotta. Dopo tre edizioni dei lavori degli interessati all’iniziativa il modello di economia circolare per le isole implementato sembra avere già avviato diverse azioni concrete che saranno di esempio per le isole del mediterraneo.

di Marcello Ortenzi