Energia verde 30/03/2018

Nuovi incentivi per la produzione di biometano

Nuovi incentivi per la produzione di biometano

Ci sono circa 4,7 miliardi di euro d’incentivi di durata ventennale che si applicano a tutti nuovi impianti per la produzione di biometano e biocarburanti ottenuti da rifiuti, residui agricoli e alghe, che entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2022


La Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo ha riportato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 2 marzo 2018 “Promozione dell'uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti”, che stabilisce incentivi anche per il biocarburante biometano.

Ci sono circa 4,7 miliardi di euro d’incentivi di durata ventennale sotto forma di certificati d’immissione in consumo (CIC) che si applicano a tutti nuovi impianti per la produzione di biometano e biocarburanti ottenuti da rifiuti, residui agricoli e alghe, che entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2022.

Avendo il biometano costi di produzione molto più elevati rispetto ai combustibili fossili, è necessario prevedere un premio ai produttori che consenta di compensare i maggiori costi di produzione e competere con i combustibili fossili nel settore dei trasporti.

Il premio può essere aumentato se i produttori compiono anche investimenti per migliorare la distribuzione e la liquefazione del biometano avanzato, e sarà aggiornato ogni anno in base ai costi di produzione per garantire che i produttori non beneficino di una compensazione eccessiva.

Il biometano è una fonte di energia rinnovabile, fondamentale per consentire il passaggio da un’economia basata sui carburanti fossili a una più sostenibile. Contiene almeno il 95% di metano, deriva da biogas prodotto dalla digestione anaerobica di biomasse e può essere immesso nella rete del gas naturale oppure trasportato come gas compresso o liquido e utilizzato per riscaldamento, usi domestici, autotrasporto o ulteriori impieghi nell’industria, come il metano.

Questi incentivi dovrebbero incoraggiare gli agricoltori a produrre biometano e biocarburanti da stallatico e da altri residui derivanti dalle attività agricole e ad avvalersene per alimentare macchinari agricoli e veicoli.

Proprio nel periodo di entrata in vigore del decreto il Gruppo energetico AB di Orzinuovi (Bs) e la Tecno Project Industriale di Curno (Bg) (Gruppo Siad), hanno deciso di allearsi per la progettazione, costruzione, installazione e manutenzione d’impianti per la produzione di biometano. Saranno prodotte taglie standardizzate da 500 e 1000 Nm3/h, complete di sistemi di pre-trattamento associabili agli impianti biogas esistenti e integrabili con possibili estensioni legate alla liquefazione del gas e alla valorizzazione della CO2. Successive soluzioni di diversa dimensione potranno essere realizzate su misura sia per il mercato Italiano sia internazionale. L’’obiettivo è di offrire soluzioni innovative e uniche, contribuendo a migliorare l’efficienza energetica delle aziende e, così, dare un contributo per la competitività del Paese e attenzione alla sostenibilità del nuovo biocarburante nazionale.

di Marcello Ortenzi