Energia verde 26/07/2017

L'Italia non scommmette sulle energie rinnovabili

Italia in controtendenza, con una flessione degli occupati nel settore delle energie verdi. Un milione i lavoratori di questo comparto in Germania, mentre nel nostro Paese non si arriva neanche a 100 mila unità


L'Italia ha smesso di investire in rinnovabili, il dato emerge chiaramente non solo sulla base del trend discendente della potenza prodotta, ma soprattutto guardando agli occupati nel settore delle energie verdi.

Secondo gli ultimi dati resi disponibili dall’Irena (International renewable energy agency) i posti di lavoro nell’ambito delle energie rinnovabili a livello mondiale sfiorano i 10 milioni di persone.

La parte del leone la fa la Cina, con 3,6 milioni di occupati, seguita dalla Germania con poco meno di un milione di lavoratori, il Brasile con 876 mila unità lavoro e gli Stati Uniti con 777 mila lavoratori.

In Italia gli occupati nel settore sono poco meno di 100 mila unità: 97.100 nel 2015.

Si assiste così al paradosso che mentre nel resto del mondo gli occupati crescono, +37% in cinque anni, in Italia nello stesso arco di tempo sono calati del 20%.

"Le rinnovabili sono sempre più competitive - afferma Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile  - e, con minimi incentivi, consentono di ottenere vantaggi non solo ambientali, ma tecnologici e occupazionali. In Italia – spiega Ronchi – rischiamo il paradosso di aver utilizzato incentivi abbondanti quando le rinnovabili erano più care e oggi, che sono più competitive, di perdere il treno, rinunciando di puntare con la necessaria determinazione sullo sviluppo di uno dei settori a più alto potenziale occupazionale".

di C. S.