Energia verde
Sono sempre di più i Comuni che puntano sulle rinnovabili
Sono oltre 850mila gli impianti da fonti rinnovabili distribuiti in tutti i Comuni Italiani e 39 i Comuni “100% rinnovabili”, in cui le energie pulite soddisfano tutti i consumi. Il premio “Comuni Rinnovabili 2016” al Comune di Val di Vizze
18 maggio 2016 | Marcello Ortenzi
L’11 maggio nella sede del GSE si è discusso il rapporto “Comuni Rinnovabili 2016” di Legambiente, realizzato con il contributo di Enel Green Power.
Sono oltre 850mila gli impianti da fonti rinnovabili distribuiti in tutti i Comuni Italiani e 39 i Comuni “100% rinnovabili”, in cui le energie pulite soddisfano tutti i consumi.
Il numero dei Comuni in cui è installato almeno un impianto da fonti rinnovabili è passato in 10 anni da 356 a 8047, praticamente in tutti i comuni del paese. In 2.660 Comuni l’energia elettrica pulita prodotta supera quella consumata.
Il Rapporto mostra come stia cambiando il un modello energetico in Italia, diventando sempre più distribuito e decentralizzato.
I Comuni delle bioenergie sono 3.137 con una potenza installata complessiva di 2.983 MW elettrici, 1.394 MW termici e 415 kW frigoriferi.
Questo tipo di impianti si sta sempre più diffondendo e articolando tra quelli che utilizzano biomasse solide, gassose e liquide.
In particolare, quelli a biogas sono in forte crescita, stimolati anche dalla possibilità di produrre biometano e hanno raggiunto complessivamente di 1.192 MW elettrici, 181 MW termici e 65 kW frigoriferi. Gli impianti a biomasse hanno consentito nel 2015 di produrre circa 20 TWh pari al fabbisogno elettrico di oltre 7,7 milioni di famiglie. Il rapporto ha anche evidenziato che investire in rinnovabili ed efficienza fa aumentare l’occupazione nel settore energetico.
Secondo i dati di Eurobserver nel 2014 i lavoratori nelle fonti rinnovabili in Italia erano oltre 82mila, ma in netto calo rispetto ai 125.400 raggiunti nel 2011, per il taglio degli incentivi e per l’assenza di una prospettiva di investimento per il futuro. Altro tema affrontato è stato quello della riduzione della spesa energetica delle famiglie e delle imprese, considerando l’insieme dei consumi termici e elettrici.
Una politica di spinta all’efficienza energetica e alla diffusione delle fonti rinnovabili può portare a ridurre significativamente la spesa, producendo una innovazione diffusa. Si consiglia di cambiare politiche se si vuole aiutare le imprese e spingere l’innovazione, attraverso interventi di efficienza energetica che producono riduzioni strutturali di consumi e di spesa.
Anche gli impianti domestici a combustibili fossili aumentano, sono 10 milioni gli impianti domestici a legna e secondo Aiel si tratta di 1,63 milioni di stufe, 200mila camini e 75 mila cucine alimentati a pellet. Il solo parco italiano delle caldaie domestiche conta 596.000 impianti a legna, 199mila a pellet e 1.500 a cippato. Le biomasse solide possono giocare un ruolo importante nel contribuire al fabbisogno energetico italiano, ma gli impianti devono avere un dimensionamento che tenga conto delle risorse presenti nei territori e della sostenibilità dei processi per non rischiare di ricorrere all’uso di importazioni dall’estero della legna vergine.
Nel corso del convegno è stato consegnato il premio “Comuni Rinnovabili 2016” al Comune di Val di Vizze, in provincia di Bolzano che ha raggiunto il traguardo del 100% rinnovabile grazie a un mix di 5 tecnologie da fonti rinnovabili distribuite nel territorio. È una società energetica locale a gestire le reti elettriche e termiche, dove si stanno realizzando investimenti anche nella fibra ottica e nella gestione con tecnologie smart delle reti sia energetiche che idriche. L’ultimo progetto in fase di realizzazione è un impianto a biogas in grado di raccogliere i rifiuti zootecnici degli allevamenti della valle e che produce sia energia elettrica che termica. Il materiale di scarto sarà utilizzato come biofertilizzante al posto dei pesticidi.
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