Energia verde 25/11/2014

Per Google le energie rinnovabili non solo il futuro e non ci salveranno dai cambiamenti climatici

La ricerca di quattro anni, finanziata dal colosso informatico, arriva a conclusioni sconfortanti: le rinnovabili rischiano di acuire le necessità di energia per distribuire l’elettricità prodotta e costruire le infrastrutture necessarie


Il problema non è la tecnologia in sè ma quello che comporta in termini di costi ambientali, sociali e finanziari.

Così, per Google, anche le rinnovabili finiscono nel cestijno dei rifiuti, come un progetto che non salverà il mondo dai cambiamenti climatici e non renderà l'attività umana più sostenibile.

Il progetto RE<C, finanziato da Google dal 2007, partiva invece da altri presupposti, ossia rendere economicamente convenienti le rinnovabili e dare nuovo slancio a queste tecnologie.

I ricercatori sono invece giunti a conclusioni opposte, secondo il comunicato diramato da Google: "all’inizio del RE<C condividevamo l’attitudine di molti ambientalisti: credevamo che grazie a grossi miglioramenti delle tecnologie rinnovabili attuali, la nostra società avrebbe potuto evitare un cambiamento climatico catastrofico. Adesso sappiamo che questa speranza è falsa. Le tecnologie rinnovabili semplicemente non funzionano; abbiamo bisogno di un approccio totalmente differente."

Nessun futuro quindi per le rinnovabili? Perchè non sono in grado di combattere i cambiamenti climatici?

Secondo gli analisti di Google, il problema sostanziale delle fonti rinnovabili è che per costruire, mantenere in funzione gli impianti ed erogare l’elettricità generata occorre più energia di quella prodotta dagli impianti stessi.

Non solo.

I ricercatori affermano che anche se si dovessero elettrificare tutti i trasporti, l’industria e i sistemi di riscaldamento, servirebbe molta energia per distribuire l’elettricità prodotta e costruire le infrastrutture necessarie.

La transizione verso le rinnovabili, finalizzata al risparmio energetico, insomma richiederebbe molta più energia di quella che si consuma oggi. Si arrivarebbe così al paradosso che, per rendere pulita l'energia che consumiamo, dovremmo costruire molti più parchi fotovoltaici ed eolici, con un enorme consumo di suolo, a scapito dell'agricoltura e con rischi connessi al dissesto idrogeologico.

di C. S.