Energia verde 23/10/2013

La cogenerazione può anche essere a energia solare

Il Progetto SOLar Thermal Energy Solid Storage introduce una tecnologia innovativa applicata al solare termodinamico a concentrazione. E’ in fase di ultimazione la progettazione meccanica dell’impianto dimostratore che avrà una potenzialità di 1850kWth e che dovrebbe fornire circa 650kWel


Il Progetto SOLar Thermal Energy Solid Storage (SOLTESS), inserito nel contesto delle energie rinnovabili e in particolare dell’energia solare, introduce una tecnologia innovativa applicata al solare termodinamico a concentrazione. SOLTESS ha ricevuto nel 2012 un prestigioso riconoscimento con una menzione speciale quale Miglior Processo/Tecnologia alla VI edizione del Premio Impresa Ambiente. Il Premio è un'iniziativa promossa dal Ministero dell'Ambiente e dalla Camera di Commercio di Roma che riconosce alla Magaldi S.p.A., quale principale impresa partecipante al progetto, di aver contribuito allo sviluppo di un processo innovativo in termini di sostenibilità ambientale. Il Premio dà inoltre diritto a partecipare all'European Business Award promosso dalla Commissione Europea (DG Environment).
Il Progetto SOLTESS riguarda lo sviluppo di un sistema di cogenerazione di energia elettrica/termica da sorgente solare termica a concentrazione. Il sistema, basato su una tecnologia innovativa, con accumulo termico in fase solida è caratterizzato da una grande semplicità e robustezza operativa, dalla modularità e dal minimo impatto ambientale. Esso è in grado di raccogliere energia solare per accumularla ed usarla producendo elettricità, vapore o acqua desalinizzata in tutte le possibili combinazioni. Un’ulteriore caratteristica del sistema è la sua capacità di utilizzo in impieghi ibridi potendo utilizzare combustibili tradizionali (gas naturale) o alternativi (bio-gas o bio-oli) come fonte energetica alternativa/integrativa al sole. L’innovazione del sistema di cogenerazione risiede principalmente nell’impiego di un sistema a letto fluido di solidi granulari che sfrutta le proprietà delle sospensioni solido/gas fluidizzate quali: l’elevato coefficiente di scambio termico fra letto e superfici di scambio, (fino a 800-1000 W/m2K regolabile in funzione delle condizioni operative di fluidizzazione) e l’elevata diffusività termica della sospensione (0.01-0.1 m2/s). Il sistema a letto fluido è perciò in grado di svolgere tre funzioni: ricevitore della radiazione solare, sistema di trasferimento di energia termica al ciclo vapore, accumulatore di energia da rendere disponibile nei periodi di insufficiente intensità della radiazione solare (Fig.1). L’attività progettuale, iniziata nel 2010 e tuttora in corso, è svolta nell’ambito di un finanziamento PON Ricerca e Competitività 2007-2013 con la partecipazione della Magaldi S.p.A., dell’Enel Energia e Innovazione, del Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e del CNR attraverso l’attività di tre Istituti: l’Istituto di Ricerche sulla Combustione (IRC), l’Istituto Nazionale di Ottica (INO) e l’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici (ISTEC). Attualmente tale attività La ricerca ha riguardato lo sviluppo di un’intensa sperimentazione su impianti da laboratorio al fine di individuare la configurazione più promettente del sistema letto fluidizzato e campi specchi e le condizioni più opportune di funzionamento. Sono stati sviluppati modelli fisico/matematici semplificati del sistema. Nell’area industriale di Magaldi a Buccino (SA) è stato realizzato un impianto pilota da 100kWth, funzionante da luglio 2012. E’ in fase di ultimazione la progettazione meccanica dell’impianto dimostratore che avrà una potenzialità di 1850kWth e che dovrebbe fornire circa 650kWel.

Fonte: IRC

di C. S.