A regola d'arte

La cipolla regina dell'estate: i segreti per non avere l'alito cattivo

La cipolla viene speso associata all'inverno e alle zuppe. In realtà con le cipolle si possono preparare piatti interessanti anche durante la stagione estiva. Senza rinunciare al gusto è possibile anche evitare che rimanga sullo stomaco o che causi l'alito cattivo

03 agosto 2017 | T N

Purtroppo non sarà una stagione d'oro per le amate cipolle. Le condizioni climatiche hanno penalizzato l'aspetto produttivo e soprattutto le condizioni di mercato, mettendo il settore delle cipolle in una difficoltà che si ripete per il secondo anno consecutivo. 

L'Italia è ricca di molte varietà di cipolle ma la più famosa è probabilmente la rossa di Tropea, prevalentemente coltivata nella zona di Capo Vaticano e Briatico. Nella tradizione gastronomica calabra con queste cipolle dolci ci si preparano salse, perfette sulla bruschetta, ma anche marmellate. Ovviamente sono molte le preparazioni adatta per questa cipolla, a partire da un classico, ovvero l'insalata estiva o l'insalata patate e cipolla. Possiamo preparare anche frittelle oppure sbizzarrirci in ricette più elaborate, come un crostino di cipolle rosse, crema al tonno e maionese.

Il problema, spesso, è che le cipolle sono poco digeribili. Basterà però lasciarle in ammollo per qualche ora in una bacinella d’acqua perchè non rimangano sullo stomaco.

Possibile anche gustarsi un piatto a base di cipolla senza che l'alito ne risenta. Quando tagliamo la cipolla, infatti, causiamo il rilascio del solfuro di metil-allile e di altri composti solforati. Queste molecole, una volta ingerite, vengono assorbite dal flusso sanguigno e possono influenzare l'odore di alito e sudore anche per un giorno intero.

Basilico e prezzemolo sono due tra gli antidoti naturali più efficaci, quando si vuole combattere l'alito cattivo causato da cipolla. Meno noto l'uso di frutta, in particolare mele, pere, prugne, pesche, albicocche, uva e ciliegie. Ovviamente vale sempre anche il consiglio della nonna, quello di bere un bicchiere di latte ma anche un tè verde poichè i suoi polifenoli contribuiscono a neutralizzare i composti sulfurei della cipolla.

Certo pelare e tagliare la cipolla può causare fastidiose irritazioni agli occhi. In particolare l'agente che irrita gli occhi è l'acido propansolfonico. Per evitare il disturbo si può andare in Giappone, dove sono vendute cipolle irradiate con un flusso di ioni affinchè non facciano piangere. Un metodo semplice e più casereccio è quello di utilizzare l'aceto, dove lasciar macerare un po' la cipolla. Se però il gusto dell'aceto non piace possiamo provare a mettere la cipolla in frigo per un po', perché questo rallenta il rilascio delle sostanze che fanno lacrimare.

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