A regola d'arte 17/02/2017

Nel grigiore dell'inverno una cicoria ci salverà

Nel grigiore dell'inverno una cicoria ci salverà

Della piantina si usa tutto, dalla radice al fiore ed appartiene di diritto a quella folta schiera delle "miracolose erbe della salute", esplicitando una buona azione depurativa e diuretica. L'utilizzo delle erbe spontanee in cucina ha origini molto antiche e riscoprire gusti e tradizioni è una mission di Pandolea


Qualche timido raggio di sole fende il grigiore dell'inverno, e finalmente, getta una luce che promette primavera sui campi. Lo sguardo corre lungo, alla ricerca delle tenere "piantuccelle" che generosamente iniziano a tappezzare la fredda terra di un omogeneo velo di verde . E' un viziaccio che mi accompagna fin dai miei primi anni di vita quello di vagare per campi a caccia di nuovi germogli e nuove piante da scoprire, da gustare; mai delusa, mai sazia.

Le erbe spontanee commestibili, appetitose e salutari, sono tante, e quelle che andrò a presentarvi, afferiscono tutte a quel bacino del mediterraneo di cui tutti siamo figli. Facciamone dunque una nostra personalissima, gradevole risorsa : golosa al palato, gioiosa alla vista, benefica per la nostra salute.

Il clima, naturalmente mite della nostra bella terra, permette alle essenze endemiche di "popolare" copiosamente il manto erboso di quelle che sono le specie più comunemente presenti (ampiamente diffuse in svariati areali) perchè rustiche, poco esigenti e resistenti, nonchè,..per nulla disprezzabile come qualità, ....economicissime !
Di questi tempi, così come in primavera avanzata, il cotico erboso è punteggiato dalle tenere rosette del tarassaco, si intrecciano varie specie di cicorie, spuntano a ridosso di antichi muretti pungenti matasse di asparagina con i turgidi saporitissimi asparagi, ed ancora bietine e bianchi sprazzi fioriti di camomilla, giusto per citarne alcune, ma ogni periodo ci regala altre nuove essenze che andremo di volta in volta a scoprire.
Conosciamo meglio queste perle di salute e riscopriamo il piacere di coglierle regalandoci preziose alleate della salute.
Sono certa che le nostre papille verranno solleticate da sapori antichi e rieducate a sentori unici, non omologati dalla grande distribuzione, senza perdere di vista il fatto che si parla di una filiera cortissima: esattamente km 0 ed a zero costi !
Consideriamo i benefici di una allegra passeggiata, "fuori porta" consapevoli che sotto il profilo salutistico fruiremmo in termini di attività fisica, della giusta quantità benessere (QB)quotidiana. E se parliamo di salute facciamolo a tutto tondo ! Anche la nuova piramide alimentare e fisica settimanale (PAS)dello stile di vita italiano, si basa infatti sulla definizione di Quantità Benessere (QB) sia per il cibo che per l’attività fisica.
Sempre in base allo stile di vita, auspicato per combattere la sedentarietà, si raccomandano almeno 30 minuti di camminata al giorno per 6 giorni alla settimana:
I conti son presto fatti, camminare di buona lena per 30 minuti, (mediamente 3.500 passi) assicura 2 QB di movimento, con una "spesa" energetica di circa 150 kcal al giorno, dunque fino a 1000 kcal a settimana.
Uno stile di vita sedentario mal si concilia con il concetto di benessere che ci è tanto caro!... Coraggio dunque ! Un po di buona volontà e tutti i giorni si parte alla riscoperta di questa natura amica che tanto ci regala !

La conosciamo tutti essendo un'erba molto comune che si diffonde lungo le strade, i fossati e nei campi incolti. Diviene, crescendo, un piccolo arbusto alto fin'anche un metro.
I suoi rami sono ruvidi e rugosi, necessita quindi di essere colta giovane, nella fase iniziale della crescita, "la rosetta " giusto per intenderci, per fare un buon uso delle foglie, che in cucina moltiplicano le ricette nella misura esatta che la nostra fantasia ci suggerisce. Il suo gradevolissimo sapore , leggermente amarognolo e le sue tante caratteristiche ci sorprenderanno per la moltepicità degli usi e la ricchezza dei macronutrienti e dei sali minerali contenuti e delle preziose vitamine.
Della piantina si usa tutto, dalla radice al fiore ed appartiene di diritto a quella folta schiera delle "miracolose erbe della salute", esplicitando una buona azione depurativa e diuretica. Ci regala bellissime infiorescenze celeste intenso nei mesi tra luglio ed ottobre.

Note curiose:
sapevate che il fiore contiene un enzima sensibile al calore che fa decolorare i petali al loro chiudersi serale ?
Le grosse radici delle piante adulte tostate e macinate, forniscono un decotto simile al caffè, utilizzato nella farmacopea popolare, per correggere le disfunzioni epatiche e le lievi insufficienze biliari.
Il decotto di fiori e di foglie servono per mitigare infiammazioni esterne dovute ad ascessi e foruncolosi.

Vediamone insieme la composizione chimica saliente ed il valore energetico per 100 g di prodotto edibile crudo, ma per la nostra sicurezza alimentare preferiamo comunque consumare le verdure cotte a scapito di qualche valore in diminuendo.

In cucina, le foglie vengono generalmente saltate in padella con uno spicchio d'aglio, un filo d'olio extravergine di oliva(Pandolea insegna sui banchi fin dalle scuole primarie, i benifici dell'assunzione ed utilizzazione dell'EVO) ed un grano di sale, con o senza polpa di pomodoro, dopo una velocissima scottatura in acqua bollente e ben strizzate.
Si possono consumare le foglie più tenere, crude, in insalata mista condita sempre con l'olio Evo ed una spruzzata di limone da coltivazione biologica. Così come azzardare piatti più complessi ma ampiamente gratificanti come ad esempio " i gonfietti di erbette" di cui segnalo di seguito la mia personale ricetta:

 

Ingredienti:
Cicoria di campo 1/2 kg (cruda),
farina integrale 100 gr. - farina forte 250 gr. - 2 uova, latte 1/2 bicchiere , sale qb, una patata media, lievito secco una bustina, olio extravergine di oliva.
Lessare la cicoria, farla sfreddare, strizzare bene e tritarla. Lessare la patata e schiacciarla finemente. Preparare una pastella di media densità con le farine setacciate, le uova leggermente sbattute, ed il latte tiepido nel quale avrete sciolto il lievito granulare, Un pizzico di sale. La consistenza deve essere di media densità.
Aggiungere la cicoria e la patata lessate, mescolare per ben amalgamere il composto. coprire e lasciare riposare in ambiente tiepido per circa un'ora.
Scaldare dell'ottimo olio di oliva extravergine in una padella senza farlo andare in punto di fumo ed una volta a temperatura versare la pastella a cucchiaiate regolari, rigirando alcune volte per una perfetta doratura. Scolare dall'eccesso di olio su una carta assorbente e disporre per servire. Per rendere le frittelle ancora più appetitose le si può ricoprire con un sugo di pomodoro semplice al profumo di basilico ed una fettina di mozzarella.Non mi resta che augurarvi Buon appetito e,...Buon proseguimento ....

di Anna Maria Loddo

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