A regola d'arte
Nel ristorante di Mastroianni, Sordi e Spadolini per scoprire l'enciclopedia dei sapori d'Italia
Secondo Alessio Panicucci: "produrre olio di qualità è molto più dispendioso che produrre un buon vino". Un consiglio per l'agricoltura italiana? La conservazione della biodiversità e l'alta qualità, "non andare a cercare il confronto con un mercato internazionale che spesso propone realtà che possono proporre prezzi molto più vantaggiosi"
24 giugno 2016 | Marco Provinciali
La nostra rubrica alla scoperta dei ristoranti A.I.R.O ci porta a conoscere Alessio Panicucci titolare del ristorante La Baracchina di Castiglioncello, un elegante struttura che dal 1946 domina la famosa Punta Righini frequentata un tempo dai vari Mastroianni, Sordi, Spadolini.
Il ristorante che si affaccia sull’arcipelago toscano offre ai suoi clienti piatti a base di pesce fresco e locale, verdure di stagione, altissima attenzione nei prodotti serviti e una buona selezione di oli extra vergine di oliva ad accompagnare le diverse portate.
Abbiamo intervistato Alessio Panicucci, titolare del ristorante la Baracchina di Castiglioncello
- il mondo della ristorazione si sta dividendo. C'è chi cucina e chi "elabora". Quale futuro per la cucina italiana? Tutti cuochi o tutti chef?
Le tradizioni sono alla radice della nostra cultura, anche di quella gastronomica. Pertanto per la conservazione di molti piatti caratteristici del nostro stivale credo che sarà necessaria la convivenza tra cuochi e chef.
- fast food e slow food sono davvero modelli alternativi? C'è una terza via?
Esiste una terza via ed è quel compromesso che porta al giusto equilibrio tra i due modelli indicati, la soluzione che penso abbiano intrapreso in molti.
- Oscar Farinetti ha recentemente affermato che l'olio extra vergine d'oliva è il cibo che più rappresenta l'Italia. Per lei qual'è il cibo che ci rappresenta di più?
Non esiste secondo me un cibo più rappresentativo dell’Italia. Esiste un'enciclopedia di piatti estremamente rappresentativi della nostra penisola, uno più buono dell'altro e questa è la nostra ricchezza.
- il vino si beve e l'olio si mangia. E' questa la ragione del successo del vino e delle difficoltà dell'olio d'oliva?
Produrre olio di qualità è molto più dispendioso che produrre un buon vino.
Forse questa è la reale differenza.
- da nord a sud l'Italia è uno scrigno di biodiversità agricola e agroalimentare. Solo testimonianze di un passato che non c'è più o anche prospettive di un futuro che non c'è ancora?
Le nostre biodiversità si salveranno solo se i produttori nazionali saranno in grado di puntare verso la realizzazione di un prodotto di alta qualità e non andare a cercare il confronto con un mercato internazionale che spesso propone realtà che possono proporre prezzi molto più vantaggiosi.
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