A regola d'arte 08/11/2013

Là, dove serve un soffio di pomodoro sul piatto, c'è la Tonda Iblea

Tipica del ragusano e del siracusano è una cultivar che, per la sua forte aromaticità, ha difficoltà negli abbinamenti ma su un carpaccio di pesce crudo o su spaghetti ricci di mare e scampi darà il meglio di sè, inebriando il palato


Territorio della cultivar TONDA IBLEA

Questa versione siciliana dell’Olea Europaea e’ stata ed è la mia fedele compagna nella guerra per la conoscenza, anche se solo superficiale, dei pregi dell’olio delle olive. Il suo profumo, di cui dirò meglio sotto, è il grimaldello sensoriale e prepotente che uso per aprire la porta dell’ignoranza che conduce al mondo variegato e entusiasmante dell’ulivo, uno strumento odoroso a cui nessuno sa resistere, uno stimolante che sbaraglia l’apatia e l’incuranza al piacere a tavola che un grande olio sa offrire. Cresce sui Monti Iblei, monti solo per convenzione geografica, perchè non superano i 600 slm, e che vedono come epicentro due cittadine “bomboniera”, una Buccheri (accento sulla e), antica e storica, in provincia di Siracusa e l’altra Chiaramonte Gulfi, commerciale e viva, in quella di Ragusa. Intorno altri gioiellini come Vizzini, Ferla, Palazzolo Acreide, Giarratana e Comiso. La Tonda Iblea è una cultivar autosterile, vale a dire che per produrre le olive, deve essere impollinata; per questo vive insieme a una bella compagnia di altre splendide varieta’ come la Verdese, la Marmorigna, la Zaituna e la Moresca e proprio quest’ultima sembra essere il suo impollinatore naturale.

 

Sensoriale:


Questa cultivar parte con una buona dote di oleuropeina da cui si ottengono, per l’opera delle glicosidasi, ligstrosidi con note piccanti molto importanti. Il suo pregio maggiore pero’, come dicevo prima, deriva dall’attività delle lipossigenasi sull’acido linoleico, che porta alla produzione dal suo profumo di “pomodoro verde” o meglio di “pomodoro foglia”. Se vi capita tra le mani un pomodoro appena colto, a cui hanno lasciato attaccati picciolo e foglie, allora strofinate le dita su queste parti verdi, portatele al naso e sentirete il vero profumo della Tonda Iblea. Irresistibile, emozionante, una sensazione di verde fresco, pulito, leggero, un volo aromatico che vi avvolgerà e vi travolgerà. Dopo avere assaggiato la Tonda Iblea sara’ facile dire: “ma che olio ho mangiato fin’ora? “ Già, a proposito ,che olio avete mangiato fin’ora ? Di che ne sapeva ? Non vi viene in mente niente vero ? Probabilmente perchè quell’olio non aveva niente da far ricordare.
La Tonda Iblea dunque come si vede dal grafico sensoriale sopra si manifesta così:
al naso: fruttato intenso di pomodoro verde o pomodoro foglie e leggero aroma di basilico
in bocca: piccante deciso, mai amaro (non confondete il piccante per amaro, la sede percettiva del
piccante è al centro della lingua mentre l’amaro si sente alla fine della lingua, verso la gola.

Tradizione del piatto:
Non dobbiamo inventarci niente. Dovunque serve o ci piace un tocco di pomodoro, la Tonda Iblea, e’ regina. Sicuramente non va su una insalata di pomodoro o su una salsa di pomodoro. Li proprio non serve. Potrebbe sembrare banale ma un piatto di riso bollito o una insalata di patate al vapore sono i piatti che piu’ possono avvantaggiarsi di questo olio monocultivar meraviglioso. Un tocco di pomodoro cosi elegante e discreto esalta senza prevaricare o modificare le attese. Qualcosa di piu complesso ? Certo e’ facile. Un carpaccio di pesce crudo diventa un giardino, un orto botanico, dove ogni aroma marinaro viene esaltato in modo distinto e unico. Sicuramente se il piatto e’ caldo l’effluvio della Tonda Iblea al naso sara’ maggiore e si spandera’ di piu’ nell’aria e l’abbinamento avra’ un’espressione sensoriale maggiore. E allora provatela su un piatto di spaghetti con i ricci di mare e scampi. Gia’ gli ingredienti promettono bene ma con un giro di Tonda Iblea il paradiso si tocca con un dito, anzi con il naso.

Una questione di molecole: La molecola aromatica del profumo di pomodoro (un anello della chimica aromatico a 5 atomi di carbonio, detto cis-olo,2) è la stessa che si trova nel pomodoro frutto e nelle sue foglie. Non la trovate li perchè gli olivi di Tonda Iblea stavano vicino ad una piantagione di pomodoro, no di certo, non vi fate prendere in giro da questa facile e bislacca associazione territoriale, questo è fuori discussione e non chiedetemi perchè l’aroma di pomodoro si trovi in quest’olio monocultivar e nel pomodoro frutto contemporaneamente, per saperlo dovrei telefonare “molto in alto” e poi non ho quel numero di telefono. Quello che sappiamo è che la molecola è la stessa, questo si, e che per questo non dobbiamo farne un dramma, bensì una ragione. Pensiamo ad esempio ad una molecola colorante naturale, il giallo; lo troviamo a colorare il peperone, l’arancia, la carota, la margherita e non ci siamo mai creati un problema al pensiero che questa molecola potesse colorare più ortaggi diversi contemporaneamente ; perchè adesso dovremmo entrare in una simpatica paranoia nel considerare che quella molecola odorosa da il suo aroma ad un olio e contemporaneamente ad un ortaggio ? Piuttosto riflettiamo su quanto siamo stati distanti dalla Natura e quanto poco la conosciamo. Dunque approfittiamo di questo dono e “pomodoriamo” tutto quello che ci piace, in modo naturale e salutare.

Ecco le ricette di un paio di piatti conditi con la Tonda Iblea:
Carpaccio di capesante Tonno e spada
Spaghetti scampi e ricci di mare

Quando metterete sotto i denti questi abbinamenti, fermatevi un attimo a pensare, solo un attimo, e calcolate quante persone, in quel momento e nel mondo, stanno godendo della stessa vostra fortuna. Poche, pochissime !

Produttori: www.frantoicutrera.it ; www.frantoio-sallemi.it

di Gino Celletti

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Commenti 7

Gino Celletti
Gino Celletti
13 novembre 2013 ore 17:07

Sig Salva Andrea
non conoscendola di persona ho chiesto in zona di Lei, usando "Salvo" sia come un nome, anche abbreviativo di Salvatore, che come un cognome, ma nesssuno e' riuscito a riconoscerla, ma questo seppure in dicativo non e' granche' importante. Quello che mi importa invece e; che lei abbia mtato atteggiamento, piu' ragionevole e costruttivo, un comportameto decisamente piu' utile sia alla sua terra che all'olio della sua terra. Mi permetta di non cadere nelle meglie della discussione sempre in voga sulla validita' dei Panel, perche' la lascio a chi loi vede come fumo negli occhi. Invece mi permetta di tornare sulla Tonda Iblea. Questo vostro olio ha una magia: con i suoi profumi apre facilmente la porta dell'ignoranza, approfittatene.

andrea   salvo
andrea salvo
13 novembre 2013 ore 15:23

Gentile sig Celletti
si Salvo di cognome
non capisco quale sia il suo criterio per definirmi anonimo,non saro' famoso come lei .ma di certo non sono anonimo.
in merito alla sua risposta ulla da ridire sui frantoi . pensi che in uno ci vado a molire la nostra produzione familiare.
per la foto le assicuro che tra comiso e chiaramonte quella maturazione si vede da fine ottobre in uliveti carichi , o qualche sttimana prima qualora sarebbe un annata di poca produzione. e visto che buccheri e ad un altezza un po differente da noi mi sembrava strano ,la signora Cutrale potrebbe confermare.
passando al fase assaggiatori forse sarebbe il momento di inizare a cambiare qualcosa , magari i metodi di assaggio,sistema ,o meglio non renderla personale.poi se nell'olio assaggiato non era presente l'amaro di certo non era un olio completo .mi sono permesso di dirle questo nel mio piccolo dove in famiglia abbiamo sempre raccolto tonda iblea (per uso proprio) apprezzando e appasionandoci dei profumi e sapori che riesce ad esprimere,pertanto reputo che non ho nulla da insegnarvi , anzi io avrei milto da apprendere.

silvana cutrale
silvana cutrale
12 novembre 2013 ore 12:07

Allora a presto e buon lavoro.

Gino Celletti
Gino Celletti
12 novembre 2013 ore 11:14

Gentile Sig.a Silvana
grazie per il suo commento che conferma quanto ho asserito. Non amo mentire sull'olio e lo sa chi manda campioni dfettosi ai miei concorsi. Non sono passata a trovarla perche' i mie ospiti avevano un programma da rispettare. Avrei voluto portarli da lei ma Taormina li aspattava. Come ho accennato ho elencato solo i produtori che al momento della sytesura dellarticolo mi avevano inviato i campioni ma attendo i suoi con molto piacere. So che Agrestis fa una splendida Tonda Iblea e sono ansioso di assaggiarla e di confermare il vostro impegno.qualitativo. Torno prestissimo in Sicilia e vengo a trovarvi.

silvana cutrale
silvana cutrale
12 novembre 2013 ore 10:27

Buongiorno dott Celletti, credo che non esista elogio più perfetto per esprimere l'olio da tonda Iblea !! E' bello leggere del mio piccolo paesino di montagna. Dal suo racconto così incantevole si sente il profumo! Mi chiedo perché il sig Salvo afferma che la scheda sensoriale sia poco paragonabile con un olio di Tonda Iblea, da quel che si evince dovrebbe vivere in zona Chiaramonte Gulfi e quindi conoscere la cultivar!
Egr. Dott Celletti so che conosce bene la Tonda Iblea e la ama parecchio e so anche che quest'estate è stato a Buccheri perché vivo a Buccheri e l'ho vista in paese con il gruppo di Giapponesi e lei sa che a Buccheri ci sono tanti produttori di eccellenza: posso dirle che sono onorata di essere tra quelli e di essere dispiaciuta che non sia passato a farci un saluto? Eppure conosce il nostro olio. Sono Silvana Cutrale, ci conosciamo da tanto tempo.
Un caro saluto
www.agrestis.eu

Gino Celletti
Gino Celletti
11 novembre 2013 ore 09:34

Buongiorno Sig Salvo Andrea
di cognome ? Questi commenti anonimi mi rattristano, mancano di coraggio. Anche a me piecerebbe sapere a chi sta cosi a cuore la Tonda Iblea da ..."stravederne" e "straparlarne". Le rispondo allora partendo dall'ultimo punto, che credo sia quello che ha mosso il suo commento. So benissimo che a Chiaramonte Gulfi ci sono 9 frantoi ma a noi piace parlare di quello che sappiamo e assaggiamo. I due frantoi citati sono quelli che, al momento della stesura dell'articolo, ci avevano gia' inviato i campioni, quindi degli gli altri 7 non potevamo dire niente in modo consapevole, e poi mica facciamo gli articoli consultando prima l'elenco del telefono ?
Per quanto riguarda la foto e' stata scattata da me in settembre di quest' anno a Buccheri in compagnia di ospiti giapponesi, prima di recarci a pranzo al ristorante U Locale; chieda al ristoratore e se crede posso mandarle la fattura del pranzo. Circa la valutazione sensoriale, io ed il mio panel di 24 assaggiatori ufficlali, tutti iscritti al MIPAF, inclusi 5 Marescialli, 1 Luogotenente ed 1 Tenente dei NAS siamo sempre pronti ad imparare e saremo felici di essere suoi ospiti per un seduta d'assaggio sulla Tonda Iblea.
Gino Celletti

andrea   salvo
andrea salvo
09 novembre 2013 ore 12:19

Bello leggere ogi tanto qualche raro articolo sulla tonda iblea, peccato poi se la scheda sensoriale sia poco paragonabile con un olio di tonda iblea, la foto di sicuro non rappresenta il momento della raccolta per produrre quei sentori. elencare 2 soli frantoi come produtto e sminuitivo, quando solo a chiaramonte ci sono 9 frantoi su 8000 abitanti tutti prodittori di olio di tonda iblea.....