Massime e memorie 01/11/2008

Quando il rimedio è peggiore del male

Una traduzione del poeta Giampiero Neri da Esopo, su una precedente versione del seicentista napoletano Giacomo Lubrano


Inseguito dai cacciatori, un cervo non trovò di meglio che rifugiarsi in una grotta. Ma era la tana di un leone che subito lo azzannò per divorarlo.
"Povero me" ebbe appena il tempo di pensare il misero cervo, "per salvare la vita, la perdo".
Così noi tante volte dobbiamo constatare che il rimedio è peggiore del male.


La presente versione è stata fatta su una precedente del poeta seicentesca napoletano Giacomo Lubrano.
Rimasta isolata fra i miei lavori e spiacendomi di perderla del tutto, anch'io non ho trovato di meglio che inserirla tra queste prose.
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di Giampiero Neri