Associazioni di idee
Il mondo del vino vuole l'accordo UE-Mercosur

Il Brasile, primo buyer tra i 4 Paesi Sudamericani, ha chiuso il primo semestre con una crescita tendenziale in valore degli ordini di vino italiano del 5,5%, a 18,5 milioni di euro con i fermi/frizzanti a +8,5%
05 settembre 2025 | 12:00 | C. S.
“L’apertura al Mercosur è un segnale importante in favore del libero mercato proprio in un periodo in cui sembrava se ne fossero perse le tracce. Questi sono gli accordi commerciali che ci piacciono”. Lo ha detto oggi il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, in seguito all'adozione da parte del Collegio dei commissari Ue dell'accordo di partenariato Ue-Mercosur, che mira al libero scambio tra i Paesi membri e Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay. L’adozione della Commissione riguarda anche il Messico (già in regime tariffario dello 0%) con un wine agreement volto a semplificare regole non tariffarie e dare maggior protezione alle indicazioni geografiche.
Quanto licenziato oggi rappresenta un passo significativo per i 27 Stati dell’Unione, la cui ratifica dovrà passare dall’approvazione del Consiglio Ue e del Parlamento europeo che Uiv auspica possa avvenire in tempi brevi. “Per il mondo del vino – ha aggiunto Frescobaldi– il partenariato con una popolazione latina da 270 milioni di abitanti rappresenta certamente un’opportunità di business. Oggi, con i dazi statunitensi, la parola d’ordine è diversificare uno spettro commerciale ancora troppo concentrato su pochi mercati di sbocco, Usa in primis”.
Secondo l’Osservatorio Uiv, il Brasile – primo buyer tra i 4 Paesi Sudamericani – ha chiuso il primo semestre con una crescita tendenziale in valore degli ordini di vino italiano del 5,5%, a 18,5 milioni di euro con i fermi/frizzanti a +8,5%. Le importazioni di vino europeo dal Brasile hanno raggiunto nel 2024 i 190 milioni di euro, in incremento del 41% negli ultimi 5 anni. In un mercato che anche per effetto dei dazi è dominato dal produttore cileno (186 milioni di euro) e dai vini argentini (90 milioni), il primo fornitore è il Portogallo (75 milioni di euro), seguito dalla Francia (50 milioni) e dall’Italia con 40 milioni di euro. Numeri questi destinati a crescere considerevolmente in virtù del possibile progressivo azzeramento di un dazio che oggi pesa per il 27%.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Accordo Mercosur: servono garanzie per l'agricoltura italiana

La necessità di un principio di reciprocità che richieda ai produttori del Mercosur di rispettare gli stessi parametri ambientali, sanitari e sociali previsti per gli agricoltori europei è un elemento imprescindibile
05 settembre 2025 | 10:00
Associazioni di idee
Prezzo del grano sceso sotto la soglia dei 30 euro al quintale sia a Bari che a Foggia

Il valore accordato al grano duro è in disequilibrio non solo con i costi di produzione affrontati dai cerealicoltori ma anche con gli altissimi parametri qualitativi registrati dai raccolti in termini di peso specifico e proteine
04 settembre 2025 | 15:00
Associazioni di idee
Gli agricoltori europei si oppongono all'accordo Mercosur

La presentazione dell'accordo UE-Mercosur si aggiungerebbe a una serie di annunci negativi fatti: dai tagli alla dotazione di bilancio per l'agricoltura, all'indebolimento della Pac, alle concessioni nell'ambito dell'accordo UE-USA
04 settembre 2025 | 12:00
Associazioni di idee
Pane e olio, la merenda all'italiana si scopre solidale

L’abbinamento tra pane fresco artigianale e olio extra vergine d’oliva, che ASSITOL promuove da tempo, ha trovato spazio e consensi in occasione di Pane in piazza, il grande evento di beneficenza milanese, svoltosi a Piazza Duomo
03 settembre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Allarme sulla sostenibilità economica e ambientale dei frantoi oleari

Trascurare il percorso di valorizzazione agroenergetica della sansa di frantoio comporterebbe un grave rischio per la sostenibilità economica e ambientale delle imprese di trasformazione. Il 28 agosto la lettera al GSE
02 settembre 2025 | 11:30
Associazioni di idee
Chi specula ai danni dei frantoiani italiani?

Unaprol ha inviato una lettera formale al GSE e ai Ministeri competenti, sottolineando che non esistono nuove regole, e che la “sottrazione” della sansa bifasica dall’uso alimentare deve essere reale e non soltanto potenziale
02 settembre 2025 | 11:00