Associazioni di idee

Italia dell'olio di oliva in crisi: serve riforma strutturale

Italia dell'olio di oliva in crisi: serve riforma strutturale

È fondamentale investire nelle infrastrutture idriche per contrastare gli effetti della siccità e migliorare la gestione delle risorse, evitando così il progressivo abbandono degli oliveti

20 febbraio 2025 | 09:00 | C. S.

“Nel 2024-25 la produzione di olio d'oliva Made in Italy non andrà oltre le 244mila tonnellate, crollando al quinto posto tra i principali Paesi e con un calo complessivo del -26%. Numeri allarmanti, quelli diffusi recentemente dalla ricerca Ismea, che raccontano di un Bel Paese in grande crisi e in forte arretramento rispetto a un comparto che storicamente rappresenta un vera e propria eccellenza agroalimentare. L’olivicoltura nostrana, infatti, sta vivendo un momento senza precedenti, aggravata dai cambiamenti climatici, dalla siccità e dall’aumento dei costi di produzione. Confeuro lancia un appello alle istituzioni affinché si intervenga con misure strutturali volte a garantire la sostenibilità e la competitività di un comparto strategico per l’economia. La riduzione della produzione nazionale di olio d’oliva evidenzia, d’altronde, la necessità di una strategia a lungo termine". 

"È fondamentale investire nelle infrastrutture idriche per contrastare gli effetti della siccità – si guardi il caso siciliano - e migliorare la gestione delle risorse, evitando così il progressivo abbandono degli oliveti. Servono anche incentivi statali per il rinnovamento degli impianti e il sostegno alle aziende colpite dalle criticità economiche, che attendono ancora troppo tempo per risarcimenti e ristori. Insomma, senza azioni efficaci, l’olivicoltura italiana rischia di perdere definitivamente la sua posizione di primato, con gravi conseguenze sul tessuto economico e occupazionale delle zone agresti. Sollecitiamo il Governo Meloni e l’Unione Europea per un piano di rilancio basato su innovazione, sostenibilità e tutela del reddito degli agricoltori". 

Così, non si può più andare avanti”. Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

Il Made in Italy agroalimentare vince la sfida della salute

Nei mercati Campagna Amica il rilancio della raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che renda obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella Ue

24 maggio 2025 | 14:00

Associazioni di idee

Dazio al 50% di Trump: il rischio è l'embargo sul vino italiano

Le imprese italiane del vino stanno pianificando i bandi europei dell’Ocm Promozione, con investimenti per qualche decina di milioni di euro destinati agli Usa. Una minaccia di accisa al 50% sortisce l’immediato effetto di rinunciare

24 maggio 2025 | 11:00

Associazioni di idee

Serve molta più biodiversità nel sistema agroalimentare

Il primo imputato per la perdita di biodiversità è l'attuale sistema agroalimentare, responsabile dell'estinzione e della distruzione dell'80% di specie e habitat. Non bastano le aree protette

22 maggio 2025 | 18:30

Associazioni di idee

I frantoi oleari di Calabria si uniscono a FOA Italia

Con i 30 frantoi calabresi, distribuiti prevalentemente nella parte nord della regione, FOA Italia supera la soglia di 300 soci, consolidando una rete sempre più capillare

22 maggio 2025 | 18:00

Associazioni di idee

Fermare l'invasione del fotovoltaico tra gli olivi: l'impegno della Puglia

Occorre considerare il suolo agricolo produttivo come bene comune da preservare e utilizzare per le colture. Bisogna riservare la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici in zone industriali e ai terreni incolti da almeno 5 anni

22 maggio 2025 | 10:00

Associazioni di idee

I danni di Xylella fastidiosa per l'olivicoltura pugliese

I danni causati dalla Xylella non riguardano solo la disponibilità di olio Made in Italy, ma si allargano anche all’ambiente, all’economia e al turismo con intere fasce di territorio ridotte a distese spettrali di alberi morti

20 maggio 2025 | 16:00