Turismo 08/06/2018

Non è vacanza senza buon cibo

Uno studio internazionale conferma un trend già ben delineato: la vacanza deve essere esperienziale e i peccati di gola giocano un ruolo non secondario. Il 61% dei turisti sceglie la propria meta in base all’offerta gastronomica


L’offerta enogastronomica è elemento non trascurabile per scegliere la meta di vacanza.

A dimostrarlo è un’indagine commissionata da Booking.com e condotta su un campione di viaggiatori adulti che avevano effettuato un viaggio negli ultimi 12 mesi o ne progettavano uno nei successivi 12 mesi. In totale, hanno risposto 56.727 partecipanti.

Dall’analisi del sito a carattere mondiale emerge che più di 6 viaggiatori su 10 (61%) sostengono di aver scelto dove andare in vacanza per l’ottima offerta eno-gastronomica.

È dunque evidente che il cibo ricopre un ruolo molto importante durante il viaggio, se si considera che più di un terzo (34%) dei viaggiatori pensa di intraprendere un viaggio all’insegna del turismo gastronomico nel 2018 (la percentuale raggiunge il 40% tra i millennial).

E la tendenza è chiaramente destinata a crescere, dato che quasi la metà (49%) dei viaggiatori internazionali (il 60% dei millennial) aspira a vivere esperienze sempre più intraprendenti provando durante il viaggio diversi tipi di cucine e specialità locali. Infatti, quasi due terzi (64%) dei viaggiatori sostengono di voler assaggiare più prelibatezze tipiche del posto nel 2018. La ricerca segnala poi alcune delle mete migliori per il cibo e indica l’Asia sud-orientale, che vanta squisitezze come il dim sum, i noodle e il pho.

di C. S.