Economia 11/09/2017

I numeri del biologico italiano, settore in crescita

Il bio ha il vento in poppa soprattutto sui mercati internazionali, con crescvita in valore in 10 anni del 408%, contro il 45% del food nel suo complesso.


L’intero sistema dell’alimentare biologico è in crescita; le ultime stime relative alle vendite 2016 nel canale specializzato segnano un +3,5%, mentre nella GDO l’aggiornamento Nielsen evidenzia un
+16% (periodo luglio 2016 - giugno 2017) e una quota dell’organic sul totale delle vendite alimentari pari al 3,5% (5 volte in più rispetto al 2000).

Aumentano del 20% anche le superfici e gli operatori bio sul territorio italiano. Secondo le elaborazioni del SINAB - Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica per il MIPAAF - Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali – presentate nel dettaglio durante l’incontro al Sana di Bologna, insieme ai dati ISMEA - Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – le superfici coltivate con metodo biologico hanno sfiorato quota 1,8 milioni nel 2016  (vs 1,5 del 2015). Sono stati convertiti al biologico oltre 300 mila ettari e con loro sono passati al bio
anche moltissimi operatori, cresciuti del 20,3% e arrivati a 72.154 unità.

Ma l’interesse per il bio è forte anche fuori dai confini nazionali: nel 2016 l’export bio Made in Italy ha sfiorato i 2 miliardi di euro, con un peso del 5% sull’export agroalimentare italiano. Che il bio italiano viaggi con il vento in poppa sui mercati internazionali si capisce soprattutto dai trend di crescita: in nemmeno 10 anni l’export bio è cresciuto a valore del 408%, superando la già ottima performance dell’export agroalimentare nel suo complesso (+45%) – segno che il biologico rafforza la reputazione del Made in Italy.

Non manca, ovviamente, l'interesse per il bio neanche in Italia. L’indagine di Nomisma rivela che il biologico interpreta a pieno titolo le esigenze del consumatore italiano che a tavola cerca prodotti salutari (valore ritenuto molto importante nella scelta di prodotti alimentari dal 58% dei responsabili degli acquisto), eco-friendly (39%), semplici e comodi all’uso (31%), senza mai rinunciare alla qualità al giusto prezzo (65%).
I valori che il biologico interpreta sono alla base del successo della categoria e della crescita della consumer base (almeno una occasione di acquisto negli ultimi 12 mesi) che nel 2017 ha raggiunto ormai il 78% delle famiglie (solo nel 2012 era del 53%). Questo significa che oggi quasi 8 famiglie su 10 hanno acquistato almeno una volta nell’ultimo anno un prodotto biologico e che in soli cinque anni il numero di famiglie acquirenti è aumentato di oltre 6 milioni.
E l’interesse verso il biologico è chiaro anche dalla trasformazione degli assortimenti: il numero medio di referenze bio vendute da un punto vendita della GDO è cresciuto nell’ultimo anno del 29% (da 162 a 209 referenze – fonte: Nielsen); bio significa anche innovazione di prodotto: ogni 100 nuove referenze 23 sono bio.

Quali sono i nuovi trend nel biologico?
Sicuramente i prodotti 100% vegetali rappresentano una categoria in forte trasformazione, che non richiama l’interesse solo di vegetariani e vegani (che per Nomisma hanno una incidenza dell’8% sulla popolazione 18-65 anni). E l’attributo “veg” spicca tra i criteri di scelta: il 48% degli user bio indica la presenza di ingredienti 100% vegetali come fattore importante per l’acquisto dei prodotti biologici. La semplicità della ricetta è certamente un fattore di successo per i prodotti biologici.
I prodotti 100% vegetali sono entrati nelle tavole degli italiani (83% la quota delle famiglie acquirenti, considerando sia i prodotti convenzionali che quelli bio).
Il ruolo del marchio biologico nel paniere dei prodotti 100% vegetali è rilevante: complessivamente 6 famiglie su 10 (58% dei consumatori italiani) negli ultimi 12 mesi hanno provato almeno una volta un prodotto con ingredienti 100% vegetali a marchio bio; inoltre il 30% dei prodotti con ingredienti 100% vegetali è bio (a valore in GDO le vendite bio nella categoria dei prodotti 100% vegetali pesano per il 26% del totale).

di C. S.