Mondo Enoico 16/04/2015

Derive genetiche alla base delle differenze fra i vari Pinot

Una ricerca francese ha indagato sulle mutazioni naturali in grado di spegnere selettivamente i geni responsabili della sintesi degli antociani. Si tratta di meccanismi molecolari utili alla creazione di diversità clonale


Che differenza c'è tra Pinot Noir, Pinot Grigio e Pinot Bianco?

Sostanzialmente, ma non solamente, la diversità sta nella sintesi e nell'accumulo di antociani nella buccia.

Alcuni ricercatori francesi dell'Inra, con a capo Frédérique Pelsy, hanno quindi indagato sulle mutazioni genetiche in grado di spegnere selettivamente i geni responsabili della sintesi dei pigmenti rossi.

Lo studio ha voluto spiegare l'inspiegabile variazione che si ha su alcune viti, che, apparentemente, possono trasformarsi da Pinot Noir a Grigio.

In teoria non dovrebbe accadere poiché le viti utilizzate oggi vengono propagate attraverso innesto, con la conseguenza che il patrimonio genetico dovrebbe essere uguale tra tutte le piante propagate.

Vi sono però dei meccanismo molecolari alla base di scambi su larga scala di cromosomi omologhi, con a volte delezioni, che possono spegnere selettivamente i geni che inducono la biosintesi delle antocianine.

Lo studio è stato portato avanti analizzando 33 cloni di Pinot Noir, Pinot Grigio e Pinot Bianco.

I ricercatori hanno messo in evidenza come le mutazioni, che si verificano in una singola cellula, si possono propagare a un intero strato cellulare, portando alla formazione di piante chimeriche.

Questa è in particolare la modalità con cui possono nascere le viti chimeriche di Pinot Grigio da Pinot Noir. Similmente alcune mutazioni possono modificare le cellule di un Pinot Noir arrivando a un chimerico del Pinot Bianco. Questo Pinot Bianco, a sua volta, può subire riarrangiamenti cellulari che si possono diffondere a tutta la pianta, dando origine a un chimerico di Pinot Grigio.

In natura, dunque, la variazione del patrimonio genetico e la sua espressione è continua e mutevole.

Lo studio dei fattori che possono indurre tali meccanismi molecolari e cellulari può essere utile al fine della propagazione delle piante e per la creazione di una maggiore diversità clonale.

di R. T.