Turismo

Nel 2008 pochi turisti e sempre più mordi e fuggi

Stavolta il clima impietoso ha scarsa influenza, sono i prezzi a tenere lontani dai luoghi di villeggiatura i nostri connazionali

14 giugno 2008 | Ernesto Vania

Meno turisti italiani sui nostri luoghi di villeggiatura.
la variabile prezzi peserà molto sulle scelte dei nostri connazionali, che in 38 milioni si recheranno in vacanza.
Scelta diversa però quella che si apprestano a fare i restanti 21 milioni di italiani, vale a dire il 42% del totale, che al contrario trascorrerà le proprie ferie a casa.
In valore assoluto i dati non si discostano significativamente dall’andamento dello scorso anno, confermando quindi le difficoltà economiche delle famiglie italiane.
Quello che però preoccupa il settore, come sottolineato dall’Osservatorio Telefono Blu Sos Turista, è che il periodo di vancanza di quanti riusciranno a ritagliardi un periodo di riposo nei nostri luoghi di villeggiatura si accorcia sempre più: passeremo infatti dai 9 giorni medi della scorsa estate a soli 6.
Anche i numeri economici del comparto turistico italiano riflettono la stagnazione. Il fatturato complessivo nel 2001 era di 75 miliardi di euro, appena un miliardo in meno di quanto si dovrebbe registrare nel 2008.
Lo zoccolo duro delle vacanze in Italia è costituito dalle famiglie con figli sotto i 14 anni, circa 2 milioni di persone che hanno quasi tutte prenotato in Italia.

“L'aumento dei prezzi del 4-5% è troppo alto - ha affermato il presidente nazionale di Federconsumatori, Rosario Trefiletti - incide molto sulla capacità economica delle famiglie e diminuisce il consumo turistico. Il turismo è l'oro nero dell'Italia”

L’Italia, nonostante la crisi, resta comunque molto amata dagli stranieri, in particolare, negli ultimi mesi dal mondo anglofobo. Il New York Times ha posizionato Rimini fra le 53 località del mondo da non perdere. Anche The Sunday Times premia la nostra località adriatica, inserendola nella top ten delle spiagge più glamour d'Europa.