Olio di sansa e olio vergine di oliva sempre più marginali in Spagna

I consumatori di olio d'oliva in Spagna si stanno polarizzando sempre più verso l'olio d'oliva o l'extra vergine, lasciando ai margini del mercato l'olio vergine di oliva e l'olio di sansa d'oliva.

Nel mese di aprile sono infatti stati venduti, secondo Anierac (l'associazione degli industriali iberici), poco più di 28 milioni di litri di oli d'oliva, di cui 1,22 milioni di olio di sansa.

In controtendenza rispetto al passato, in aprile sono cresciute le vendite di olio d'oliva “suave” (ndr leggero) che infatti sono arrivate al pari dell'extra vergine, a 10 milioni di litri. Ben distanziate le vendite di olio di oliva intenso, a poco meno di 5 milioni di litri, e di olio di oliva vergine a meno di 3 milioni di litri.

Nel 2019 le vendite di olio di oliva in Spagna sono state pari a 107 milioni di litri, in crescita di 18 milioni di litri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Se prendiamo a riferimento l'intera campagna olearia (ottobre 2018 – aprile 2019) scopriamo che sono state vendite 179 milioni di litri di olio, in aumento di quasi 28 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Si tratta di un incremento del 16,54%, a cui hanno partecipato tutte le categorie: l'intenso per il 42,89% (pari a 10,85 milioni di litri), l'extra vergine per il 14,03% (pari a 9,04 milioni di litri), il “suave” per il 12,53% (pari a 7,76 milioni di litri) e il vergine per l'1,85% (pari a 0,32 milioni di litri).
Per quanto riguarda l'olio di sansa d'oliva nel mese di aprile sono stati venduti 1,22 milioni di litri. Nei primi quattro mesi dell'anno le vendite sono state pari a 4,6 milioni di litri, l'11,47% in meno rispetto all'anno precedente.

Il dato di vendita cumulato per questa campagna olearia è invece 7,76 milioni di litri, 1,32 milioni di litri in meno rispetto all'anno precedente.