Mondo 24/04/2019

L'Egitto vuole investire in olivicoltura con piano da 100 milioni di piante

L'Egitto vuole investire in olivicoltura con piano da 100 milioni di piante

Illustrate le opportunità di investimento per gli imprenditori stranieri che intendano aprire nuove collaborazioni con il Paese. L’Egitto in questo momento ha la presidenza di turno del Consiglio Oleicolo Internazionale che garantirà supporto tecnico


Il Consiglio Oleicolo Internazionale offrirà all’Egitto ogni  supporto in termini di tecnologia e tutela dell’ambiente; chimica oleicola e promozione; economia e statistica. È quanto affermato  dal direttore esecutivo del Coi, Abdellatif Ghedira in apertura del seminario internazionale sulle opportunità di investimenti in olivicoltura in terra egiziana alla vigilia dei lavori del 53^ riunione del comitato consultivo del Coi. 

Nel corso della cerimonia inaugurale del seminario internazionale,  il ministro dell’agricoltura egiziano l’onorevole Ezz El Din Abu Steit, ha illustrato le opportunità di investimento per gli imprenditori stranieri che intendano aprire nuove collaborazioni con il suo Paese. L’Egitto, che in questo momento ha la presidenza di turno del Consiglio Oleicolo Internazionale, ha un ambizioso progetto di investimenti nel settore olivicolo. Nei prossimi 4 anni ha in mente di piantare 100 milioni di alberi d’olivo sul proprio territorio per soddisfare parte del suo fabbisogno nazionale e parte da destinare alle esportazioni. 

In contemporanea al seminario ed ai lavori del comitato consultivo, l’unità di tecnica e ambiente del Coi organizza al Cairo un corso sulle olive da tavola per capi panel, l’obiettivo ha sottolineato Ghefira è: “consentire agli egiziani ed a tutti paesi produttori e consumatori di cogliere le opportunità che possano essere attivate intorno alla coltura ed alla cultura dell’olio di oliva. In questo modo -  ha poi concluso  su genera ricchezza ed occupazione per il Paese che decide di investire e per gli addetti ai lavori delle filiere produttive collegate all’indotto del settore olivicolo a livello internazionale” . 

di C. S.