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Extra vergini di Puglia. Con una marcia in più
E' in libreria per le edizioni TirsoMedia la prima guida alle produzioni regionali, con all'interno un utile "Ricettolio", buono per far esaltare i piatti della tradizione
27 settembre 2008 | Carlotta Baltini Roversi
E con Vittoria Cisonno l'olio di Puglia entra finalmente in guida. Le degustazioni sono di Pasquale Porcelli. Ma dietro la prima edizione della guida vi è il coordinamento editoriale di Daniela Brizzi, i testi di Alma Sinibaldi, le degustazioni come già evidenziato di Porcelli, ma con la collaborazione anche di Alfonso Germinario. Alla redazione del volume vi compaiono anche Lucia Amoruso, Pina Cimadomo, Enza Lionetti e Pasqua Roscino. Da non trascurare inoltre le illustrazioni di copertina, oltre che di qualle interne, di Teresa D'Elia.
La Guida segna un passaggio culturale importante. D'altra parte per l'affermarsi delle produzioni oliandole è necessario che vi sia la necessaria attenzione, con un valido supporto di comunicazione. Questo come era inevitabile è giunto da TirsoMedia, che in fatto di guide ha già sperimentato le già note La Puglia è servita, come pure la stessa La Basilicata è servita, accanto ad esse, in collaborazione e per conto del quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno", la già collaudata Guida ai vini di Puglia e Basilicata.
Leggendo la guida alla selezione degli extra vergini pugliesi ci si addentra in ben 98 aziende produttrici, con ben oltre 180 oli degustati e con oltre 300 oli e prodotti tipici segnalati. Ad ogni azienda agricola evidenziata, seguono un corpus di altrettante ricette, che rientrano nel cosiddetto "Ricettolio", dove, dagli antipasti al dolce, viene rappresentata al meglio la gastronomia pugliese della tradizione, quale contributo culturale importante e fondamentale per riconoscere in ciascun olio l'abbinamento più vicino al propfilo sensoriale tracciato.
Non c'è spazio tuttavia solo per le aziende, per ciascuna di esse tra l'altro è stata riservata una intera pagina con la relativa descrizione di uno o più extra vergini prodotti, oltre all'elenco di tutte le altre etichette disponibili in commercio.
C'è spazio anche per la cultura e la formazione, visto che per ciascuna delle aree olivicole a maggior vocazione si fa cenno alle denominazioni di origine finora riconosciute dall'Unione europea, da nord al sud, dalla Dop Dauno alla Dop Terra di Bari, dalla Dop Terre Tarentine alla Dop Collina di Brindisi, per concludere l'intinerario di conoscenza e approfondimento con la Dop Terra d'Otranto, nell'estremità della penisola salentina.
Non solo Dop, nella guida trova spazio e attenzione anche il ritratto del germoplasma da cui si ottengono gli oli di Puglia, con la descrizione delle principali cultivar, sia di quelle autoctone, sia di quelle di importazione.
Infine, non meno importanti, tra tutti gli oli presentati compare l'elenco dei 14 Extra Top, di cui riportiamo qui di seguito le aziende che hanno raggiunto il traguardo dell'eccellenza: Villa Buontempo, Masseria Brancati, Tenuta Lucagiovanni di Duca Carlo Guarini, Masseria Ciura, Terra di Mossa di De Carlo, Frantoio Galantino, il denocciolato di Graco, Frantoio Intini, La Luisa della Tenuta dei conti Stajano, il Marcinase di Gregorio Minervini, Masseria Cusmai, l'Oleificio Cooperativa Goccia di Sole, il Piana degli Ulivi di Merico er i Terrae Maioris dell'Agricola Fortore.
AA.VV., Guida agli oli extravergine di oliva di Puglia, a cura Vittoria Cisonno, con le degustazioni di Pasquale Porcelli, in collaborazione con Alfonso Germinario; pp. 240, euro 12